A Mileto prosegue la rassegna Mysterium Paschale: oggi l’atteso concerto dei cori della diocesi
L’iniziativa sta proponendo eventi di musica sacra in varie località calabresi. Quello in programma alle 21 sarà arricchito dalle riflessioni sulla Pasqua del vescovo Nostro


Prosegue la rassegna “Mysterium Paschale”, serie di eventi di musica sacra organizzati dall’OCC (Organizzazione Cori Calabria) sul territorio della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e non solo, in preparazione alla Pasqua. Nei giorni scorsi, tra l’altro, all’interno della chiesa “Maria Santissima degli Angeli” di Vibo Valentia si è svolto il riuscito concerto spirituale per coro, organo e voce recitante “Via crucis via lucis”, diretto dal maestro Romolo Calandruccio. Insieme a lui – nella proposizione di musiche di Macrì, Mozart ed Hendel – coinvolti il coro polifonico “Musica nova” di Nicotera, l’organista Donato Arcuri e l’attrice Dolores Mazzeo. Oggi 10 aprile, invece, “Mysterium Paschale” proporrà a Mileto l’esibizione dei cori “Dominicus” di Soriano Calabro, “Maria Santissima del Soccorso” di Monterosso Calabro, “Musica nova” di Nicotera e “Gregorianum”, “Mater Giubilei” e “San Gerlando” della città ospitante. Il concerto di musica sacra si svolgerà, a partire dalle ore 21, nella splendida cornice della basilica cattedrale “Santa Maria Assunta-San Nicola”, tra le imponenti navate della chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Ad arricchire il tutto, le riflessioni sul senso del mistero pasquale del vescovo della diocesi, monsignor Attilio Nostro. La rassegna “Mysterium Paschale” viene organizzata in collaborazione con l’episcopato miletese, l’Ama Calabria, il Conservatorio di Musica “Torrefranca” di Vibo Valentia e la Feniarco. Essa, come detto, sta proponendo in diverse località calabresi una variegata serie di concerti, con l’obiettivo dichiarato di unire il fascino della musica sacra alla meditazione sulle fondamenta della Pasqua, su cui tra l’altro poggia il cristianesimo: il mistero della passione, morte e resurrezione del Nazzareno.