La mafia fa ammalare di gioco d’azzardo: i molteplici aspetti della ludopatia al centro di un convegno che si è tenuto Mileto
L’incontro organizzato in collaborazione con l'Amministrazione comunale, la Rambaldi Promotions, Calabria tribù, Radici Arbereshe e l'associazione Libera

Trattare questo scottante argomento nelle sue molteplici sfaccettature, puntando a proporre anche delle diverse visioni su tale silente malattia. Questi i meriti e le prerogative principali del convegno “Giochi innocenti. Incontro sul contrasto alla ludopatia”, promosso a Mileto da Edizioni Beroe. L’incontro è stato organizzato all’interno della Casa della Cultura di Mileto, in collaborazione con la locale Amministrazione comunale, la Rambaldi Promotions, Calabria tribù, Radici Arbereshe e Libera contro le mafie. L’appuntamento, moderato dal vicepresidente della Rambaldi Giuseppe Lombardi, ha previsto i saluti del sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano e gli interventi in sala del referente del coordinamento provinciale di Libera Maria Joel Conocchiella, della psicologa-psicoterapeuta Elena Bagalà e della guida di Edizioni Beroe, Renato Costa. Subito dopo la presentazione del romanzo sulle tradizioni arbereshe “Padrone e Sotto“, scritto da Salvatore Franco, conclusasi con la proposta musicale dello stesso autore di alcuni brani popolari. Il sindaco Giordano nel suo intervento di saluto ha sottolineato la carenza di strutture e risorse umane ed economiche per poter individuare e aiutare soggetti ludopatici.
Per quanto riguarda i relatori, la dottoressa Bagalà si è soffermata sugli elementi utili a riscontrare i sintomi di una dipendenza, in particolare della ludopatia. Nell’occasione, la referente provinciale di Libera ha invece rimarcato come le organizzazioni criminali siano in grado di indurre al gioco patologico soggetti fragili che poi finiscono nel tunnel dell’usura. «La Ludopatia, come dimostrato durante questo interessante incontro da esperti di settore, – ha infine dichiarato l’editore Costa – è una dipendenza che difficilmente riesce a essere diagnosticata come altre patologie simili che influiscono sull’aspetto fisico della vittima. La mente diventa l’area d’assedio di questa sintomatologia. Oggi sono contento di come, insieme a Giuseppe Lombardi, abbiamo impostato questo format per fornire alla comunità una proposta sociale attraverso argomenti proposti da un libro. Inoltre siamo riusciti a raccontare le tradizioni e le melodie arbereshe in un luogo lontano dall’Arberia come la capitale normanna Mileto. La cultura e i libri – ha concluso – sono uno strumento fondamentale per divulgare tradizioni e smuovere coscienze. “Padrone e Sotto” proseguirà la sua mission nell’imminente edizione del Salone internazionale del Libro di Torino (che si terrà dal 15 al 19 maggio, ndr)nello stand istituzionale della Regione Calabria. Vi aspettiamo numerosi».