Eccellenze del made in Italy, un francobollo celebra l’azienda vibonese Talarico cravatte
Maurizio Talarico ha mosso i primi passi nell’imprenditoria a Vibo Valentia. Le sue cravatte sono state scelte nel corso degli anni dai big della politica internazionale

Poste italiane ha reso noto che nella giornata odierna sono stati emessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy quattro francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy” dedicati al settore tessile: Fratelli Antongini & Comp, maestro Raphael, Talarico, Soldini, relativi al valore della tariffa B pari a 1.30 euro per ciascun francobollo. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Uno dei francobolli omagia trasversalmente la Calabria e il comprensorio vibonese poichè dedicato all’azienda “Talarico cravatte”, guidata da Maurizio Talarico.
La Talarico cravatte
Maurizio Talarico, 57 anni, è nato a Catanzaro ed ha mosso i suoi primi passi da imprenditore a Vibo Valentia, dove torna spesso durante l’anno. Le cravatte Talarico sono state scelte da presidenti della Repubblica italiana, come Cossiga, Ciampi, Napolitano e Mattarella, oltre che da presidenti del Consiglio dei ministri come Prodi, Berlusconi, Monti, Renzi, Gentiloni e Conte. La qualità del Made in Italy di Talarico è stata scelta inoltre dai più importanti organi italiani ed internazionali, come: la Segreteria generale del Quirinale, la Presidenza del Senato, la Presidenza della Camera dei deputati e la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Essendo un punto di riferimento per la moda non solo italiano, ma internazionale, le Cravatte Talarico sono state utilizzate anche da figure di spicco della politica mondiale. Tra questi: George W. Bush, Barack Obama, Donald Trump, Pedro Sanchez, Shinzò Abe, Tamim bin Hamad al-Thani.
La nascita dell’azienda
«Maurizio Talarico, appassionato fin da piccolo di cravatte, nel 1999 non trovando più nessuno che le producesse seguendo i requisiti di un tempo, ha fondato a Roma una piccola impresa, con l’idea di colorare le cravatte e proporre un equilibrio e una mescolanza di colori dai fondi chiari – scuri, stravolgendo il mercato che era abituato a colori freddi e cupi.
La sua “ossessione” di proporre oggetti unici lo porta alla continua creazione di disegni sempre nuovi ed attuali, e a specializzarsi nella proposizione prevalentemente di micro-fantasie. Assolutamente contrario alla legge dei grandi numeri, la sua filosofia lo porta a produrre solo tre cravatte per ogni variante e, per fare percepire l’artigianalità del prodotto, crea e brevetta una cucitura a forma di “X” eseguibile solo a mano, segno di riconoscimento di una cravatta Talarico.
Concepisce l’azienda come una passione, un laboratorio di idee per cultori delle cravatte. Questo aspetto è cruciale per comprendere la sua personalità e il successo della sua impresa, che Maurizio Talarico non vede soltanto come produttrice di ricchezza, ma come ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l’uomo. La conoscenza dei grandi uomini del passato alimenta i suoi sogni e i suoi ideali, ma il suo sguardo è costantemente rivolto al futuro lontano; ogni sua azione, ogni sua opera è pensata per durare nei secoli ed essere tramandata di padre in figlio.
Oggi a Maurizio si è affiancato il figlio Tiziano, cresciuto al fianco del padre che gli ha trasmesso il suo credo, quello di non vivere in un mondo dove ogni cosa si riconduce al solo profitto. Il denaro riveste un vero valore solo quando è speso per migliorare l’esistenza e la crescita dell’uomo». Così Roberto Sergio, direttore generale Rai.