martedì,Aprile 1 2025

Fondazione Natuzza, nella Villa della Gioia a Paravati l’incontro sulla violenza di genere “Ti meriti un amore”

L’evento si terrà domani promosso dal Centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte” e dall’associazione di volontariato “San Francesco di Assisi”

Fondazione Natuzza, nella Villa della Gioia a Paravati l’incontro sulla violenza di genere “Ti meriti un amore”

È in programma domani 29 marzo a Paravati l’incontro-dibattito Ti meriti un amoresu un tema di grande attualità come quello della violenza sulle donne. L’evento si terrà, a partire dalle 15.30, nell’auditorium della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, voluta anni fa dalla Serva di Dio Natuzza Evolo per la realizzazione della realtà religioso-socio-assistenziale Villa della Gioia. Tra l’altro, nei pressi della cappella in cui è deposta la salma della mistica con le stigmate calabrese, morta il giorno della festa di Tutti i Santi del 2009. Promosso dal Centro antiviolenza “Attivamente coinvolte” e dall’Associazione di volontariato “San Francesco di Assisi”, l’incontro-dibattito – dopo i saluti di rito dei rispettivi presidente e vicepresidente della “San Francesco di Assisi”, Stella Fogliaro e Antonella Cichello – prevede gli interventi in sala di alcuni specialisti di settore. Nello specifico, dell’avvocato e presidente di “Attivamente coinvolte” Stefania Figliuzzi, tra l’altro referente “DiRe” Calabria, e della psicologa dello stesso del Centro antiviolenza Lorena Maris. Nell’ambito dell’evento, moderato dal giornalista Vincenzo Varone,  previste anche una serie di testimonianze di donne vittime della violenza di genere. Una tematica, come si diceva, particolarmente delicata e oggi attuale più che mai. La violenza contro le donne è un fenomeno molto ampio nella nostra società, una questione di cui si è cominciato a parlare apertamente da qualche decennio. La conoscenza che di esso si ha, a livello sociale ed istituzionale, è molto scarsa e frammentata ed i pregiudizi su chi è maltrattata e su chi subisce tali abusi sono molto diffusi. Circoscrivere e classificare tale piaga, tra l’altro in continuo aumento, non appare lavoro facile, poiché spesso essa non viene riconosciuta nel contesto in cui si vive.

Articoli correlati

top
preload imagepreload image