mercoledì,Marzo 26 2025

Carmelina, “la signora dei fiori gialli” salutata dal Papa: «Sentirlo rivolgersi a me è stato indescrivibile»

Parla la 79enne di Monterosso alla quale Francesco si è rivolta dal balcone dell’ospedale Gemelli: «Ogni giorno da quando è stato ricoverato ho comprato un mazzo di fiori e ho pregato sotto le finestre della sua stanza»

Carmelina, “la signora dei fiori gialli” salutata dal Papa: «Sentirlo rivolgersi a me è stato indescrivibile»

«È successo un miracolo, una grazia, qualcosa di indescrivibile», è ancora emozionata Carmelina Mancuso, la donna di Monterosso, nel Vibonese, che ha attirato l’attenzione del Papa che dopo settimane di sofferenza si è affacciato da un balcone dell’ospedale Gemelli dove si trovava ricoverato da 38 giorni. Un saluto brevissimo quello del Pontefice, visibilmente provato dall’infezione polmonare che per due volte l’ha portato vicino alla morte e ancora costretto ad usare le cannule dell’ossigeno. Poche parole per ringraziare la folla di fedeli assiepata sotto l’ospedale romano e, a sorpresa, per rivolgere un saluto specifico alla «signora con i fiori gialli», Carmelina.

Il gesto ripreso dalla Tv Vaticana ha suscitato grande commozione ma anche tanta curiosità per quella donna che è riuscita a strappare un sorriso al Pontefice. Carmelina ha vegliato a distanza il Papa durante tutta la sua permanenza al Gemelli, presentandosi ogni giorno ai piedi della statua di Giovanni Paolo II, che domina il piazzale, e pregando per lui. «Non me lo aspettavo tutto questo clamore – ammette -. Ho visto la sofferenza sul suo volto e quanto gli sia costato in termini di fatica anche solo salutare me e gli altri fedeli», racconta commossa la 79enne vibonese.

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«L’altra mattina (sabato, ndr), come facevo dal 12 febbraio, mi sono recata al Policlinico per la messa delle 13. Avevo acquistato i miei soliti fiori gialli da donare al Papa, che avrei dovuto consegnare in Gendarmeria, ma sono arrivata tardi ed era chiusa. Allora sono tornata indietro e ho atteso l’inizio della messa, quando da un balconcino del quinto piano si è affacciato il Papa. Ho iniziato a sventolare i fiori per attirare la sua attenzione, come era già successo altre volte. Lui ha incrociato il mio sguardo. Io con gioia l’ho salutato e a quel punto si è rivolto proprio a me. È stata un’emozione indescrivibile».

Carmelina ha pregato a lungo e intensamente per Francesco, senza mai saltare un giorno da quando è stato ricoverato: «Dal 14 febbraio, da quando ho saputo che era al Gemelli, tutti i giorni ho raggiunto il Policlinico per la messa delle 13. Non me ne sono persa una», dice. Il suo volto sorridente e felice è rimbalzato su tutte le stazioni televisive del mondo e le parole del papa rivolte “alla signora con i fiori gialli” le hanno donato una celebrità che non ha cercato. «Sono nata e cresciuta nel piccolo borgo di Monterosso. A 20 anni mi sono trasferita a Reggio Calabria per lavoro. Ero un insegnante e per qualche anno, sempre per lavoro, mi sono trasferita al Nord. Oggi vivo a Roma, dalle suore, ma ogni volta che posso torno nella mia Calabria dove ci sono i parenti». Tra questi, anche il primo cittadino Antonio Lampasi: «Siamo cugini di secondo grado – afferma orgoglioso il sindaco -. Quando in tv abbiamo visto la donna con i fiori gialli l’abbiamo subito riconosciuta. La nostra Carmelina!». Carmela è felice e per un po’ ha dimenticato i suoi acciacchi: «Non sto bene, mi sto curando anch’io, ma la fede mi sta aiutando ad andare avanti. Resterò a Roma per il Giubileo, per stare vicina al Santo Padre, per pregare. Spero che guarisca presto e che torni a celebrare messa, a salutarci e a infonderci fiducia nel futuro. Io continuerò a pregare per lui».

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