sabato,Marzo 29 2025

Addio a don Purita, il ricordo del sacerdote nei versi del poeta vibonese Petullà

Il sacerdote recentemente scomparso è stato a lungo parroco del duomo di San Leoluca e di Santa Maria Maggiore. Ha lasciato un ricordo indelebile in quanti lo hanno incontrato

Addio a don Purita, il ricordo del sacerdote nei versi del poeta vibonese Petullà
Don Antonio Purita

È stato a lungo parroco del duomo di San Leoluca e di Santa Maria Maggiore. Colpito alcuni giorni fa, nella sua casa, da un infarto che gli è stato fatale, don Antonio Purita ha lasciato un ricordo indelebile in quanti lo hanno incontrato.

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Il poeta vibonese Michele Petullà, che ha avuto modo di conoscere e di apprezzare la profonda spiritualità e le straordinarie doti umane del sacerdote nel corso del suo lungo ministero pastorale, ha voluto ricordare con affetto e gratitudine la sua umiltà e il suo sorriso accogliente, dedicandogli i seguenti versi:

L’ultima luce di don Antonio

Nel grembo della notte una candela trema,

l’ultima voce d’oro si spegne nel vento.

Don Antonio riposa tra le braccia del Cielo,

con le mani colme di preghiere sfiorite,

con gli occhi che ancora sanno di alba.

Era una quercia silenziosa nella terra di cenere,

un faro per i passi smarriti nel fango,

un sorriso d’acqua sulle labbra arse del mondo.

Le sue parole erano pane spezzato

e nei suoi silenzi cantavano i santi.

L’ombra della morte ha varcato la soglia

come un pellegrino stanco di tempesta,

ma il suo cuore era già oltre la carne,

già luce nel respiro delle campane.

Ora il vento sussurra il suo nome alle rondini,

la polvere s’inchina al suo passo svanito

e il tempo lo scrive nelle vene del cielo.

Don Antonio è la neve che non si sporca,

la radice che non teme il gelo,

la carezza che resta sulla pelle dell’eternità.

Ci mancherai, caro don Antonio, sei stato una guida umile e gentile. Un abbraccio al Cielo!!!

 

 

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