Dalla comunità di recupero Maranathà alla “casa” di Natuzza: gli scout della Route regionale Agesci fanno tappa a Mileto
La due giorni è stata contrassegnata dagli incontri con gli ospiti del Centro guidato da don Mimmo Dicarlo, il vescovo Nostro e la mamma di Francesco Vangeli

Tappa miletese per la Route regionale di Branca Rs del gruppo Agesci, quest’anno dal titolo “Custodi di Comunità su Strade di Speranza”. Una due giorni intensa, momento di incontro e confronto sul tema Impegno civile e giustizia a cui ha dato il proprio contributo anche il coordinamento provinciale Libera contro le mafie. L’iniziativa ha permesso ai partecipanti di toccare con mano le realtà religiose e socio-assistenziali proprie della città sede della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e non solo.

Nell’occasione, ad accogliere sul sagrato della basilica cattedrale rover, scolte e capi scout di Roggiano 1, Vibo Marina 1, Vibo Valentia 2 e Roccella Jonica 1, con accanto i loro ragazzi, sono stati il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il coparroco don Giuseppe Pititto e il presidente regionale di Libera Giuseppe Borrello. Subito dopo la significativa visita al Centro di prima accoglienza e di recupero per tossicodipendenti “Maranathà” presieduto da don Mimmo Dicarlo, da anni punto di riferimento nel meridione d’Italia per chi si ritrova a fare i conti con l’abuso di alcool, droga e quant’altro. Qui i partecipanti hanno potuto ascoltare e condividere le testimonianze degli ospiti della struttura, le conseguenti sofferenze che ne hanno contrassegnato la loro esistenza e l’attuale percorso terapeutico teso ad aiutarli ad uscire dal tunnel della tossicodipendenza. Frangenti impregnati di forte emozione, dove a farla da padrone sono state le lacrime, ma anche i sorrisi e i sentimenti di viva speranza.

L’appuntamento è proseguito in serata con il commovente e toccante incontro con Elsa Tavella, mamma di Francesco Vangeli, il 26enne ragazzo di Scaliti di Filandari ucciso nel 2018 in un’imboscata tra le campagne di San Giovanni di Mileto e di cui ancora oggi si cerca il corpo. Accanto alla donna, il vescovo della diocesi, monsignor Attilio Nostro, il quale ha avuto parole di conforto verso questa madre che ancora aspetta di avere una tomba su cui piangere la scomparsa del proprio figlio e di apprezzamento nei confronti dei giovani presenti all’iniziativa.
La tappa miletese del percorso regionale di Branca Rs, dopo un momento di raccoglimento sui temi biblici e il pernottamento in una delle sale del seminario vescovile guidato dal rettore don Agostino Pugliese, è proseguita il giorno dopo con la visita alla Villa della Gioia di Paravati, “casa” della Serva di Dio Natuzza Evolo. Anche qui scouts – accolti dal rettore padre Michele Cordiano – hanno potuto vivere momenti di forte impatto emotivo, che hanno permesso loro di partecipare alla messa nella grande chiesa, di sostare in preghiera davanti alla tomba che ospita la salma dell’umile donna calabrese e di prendere contezza di quanto sorto nella grande spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, grazie al carisma e alla profonda testimonianza di fede cristiana della mistica, morta il giorno di Ognissanti del 2009.

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