domenica,Marzo 16 2025

Deceduto il generale dei carabinieri Peppino Galatà: odiato dalla ‘ndrangheta e amato dai calabresi

Si è spento a Roma all’età di 93 anni. All’inizio della sua lunga carriera nell’Arma ha guidato il Comando provinciale di Vibo Valentia. Qui conobbe la moglie

Deceduto il generale dei carabinieri Peppino Galatà: odiato dalla ‘ndrangheta e amato dai calabresi

«Ho solo il tempo per esternare una riflessione finale: se potessi tornare indietro nel tempo rifarei tutto quello che ho fatto». Peppino Galatà “il generale galantuomo dell’Arma dei Carabinieri”, si è congedato così alla vigilia del suo saluto dalla vita terrena. Si è spento a Roma, all’ età di 93 anni, dopo aver perso la sua estenuante battaglia contro uno dei più terribili mali che affliggono l’umanità: il tumore al pancreas. Negli anni ’80, in Calabria, era l’Ufficiale dei Carabinieri più odiato dalla delinquenza organizzata, perché non gli ha permesso mai un attimo di respiro. Parlano i numeri e l’interminabile elenco delle operazioni condotte a termine con successo.
Ha concluso la sua invidiabile carriera con il grado di Generale dopo aver guidato per oltre tre anni il Comando dei Carabinieri della Regione Lazio ed aver fatto parte, da Generale di Brigata, dello Staff della Dia.

Nativo di Lentini, in provincia di Siracusa, ha svolto una formazione professionale di tutto rispetto, venendo definito un sicuro talento dell’Arma, al punto di meritarsi, assieme ad altri otto compagni di Corso, un significativo saluto dal Capo di Stato Maggiore dell’Arma dell’epoca: “…al termine vi destinerò nei peggiori posti d’Italia dove potrete dimostrare la vostra professionalità…”

Così è stato, il Gen. Peppino Galatà, si è guadagnato 6 encomi solenni e 16 Comuni gli hanno conferito la cittadinanza onoraria.
All’inizio della sua intensa ed impegnativa carriera viene destinato a guidare il comando provinciale di Vibo Valentia, dove dimostra la sua capacità professionale e strategica fronteggiando con ottimi risultati i numerosi sequestri di persona registratisi nella provincia. Dopo due anni lascia Vibo Valentia e gli effetti del suo grande intuito organizzativo che hanno portato, tra l’altro, anche alla rivitalizzazione dell’attività di tutte le stazioni dell’Arma.

La sua permanenza nella città cara a Luigi Razza gli ha permesso di conoscere la sua amabile moglie, dott.sa Betty Barba, della vicina Soriano,  che lo farà diventare papà di Gabriele, oggi primario di chirurgia generale al King’s College Hospital di Londra e Carmen, direttore sanitario responsabile della sorveglianza sanitaria al Cinemed di Roma. “A Vibo Valentia ha lasciato un pezzo del suo cuore – dichiara Mimmo Piccione – ed i cittadini lo ricordano per la sua signorilità, il suo alto senso della responsabilità, la sua strenua difesa dei più deboli”.    

I numeri del suo successo lo porteranno alla guida del Gruppo della più “calda sede” di Reggio Calabria. Da qui, poi, l’avvio della escalation che lo proietterà a ricoprire incarichi ai vertici dell’Arma. I funerali del Gen. Peppino Galatà si svolgeranno domattina a Roma.

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