venerdì,Marzo 14 2025

Vibo, uso della sala consiliare per matrimoni e riti civili: ecco le nuove regole e i costi

La giunta Romeo ha approvato una delibera ad hoc. L’assessore Talarico: «Stiamo intervenendo con appositi regolamenti nell’interesse dei cittadini e dell’ente»

Vibo, uso della sala consiliare per matrimoni e riti civili: ecco le nuove regole e i costi

Con l’obiettivo di regolamentare l’utilizzo della sala consiliare, ovvero il principale luogo istituzionale del Comune di Vibo Valentia, la giunta comunale guidata dal sindaco Enzo Romeo, sentito il presidente del consiglio Antonio Iannello, ha approvato una apposita delibera per la disciplina della sala per la celebrazione dei riti civili, delle pubblicazioni di matrimonio, delle unioni civili.

L’assessore Marco Talarico

«Vi era la necessità – spiega l’assessore agli Affari generali, Marco Talarico – di riordinare l’utilizzo della sala e di procedere anche ad una revisione delle tariffe. Per questo motivo, in questa come in altre situazioni, stiamo intervenendo con appositi regolamenti, nell’interesse dei cittadini ed anche dell’ente».

Nello specifico, con la delibera si procede al riordino di tutte le fasi dell’utilizzo della sala consiliare o comunque di una sala individuata appositamente all’interno della casa comunale. Ecco il nuovo regolamento.

Richiesta di celebrazioni

La richiesta di celebrazione va presentata all’Ufficio di Stato civile compilando una apposita domanda sottoscritta dai nubendi. L’istanza dovrà contenere le generalità dei nubendi, la data e l’ora della celebrazione del rito, dovrà essere prodotta con registrazione di protocollo almeno 60 giorni prima della celebrazione del rito.

Le pubblicazioni di matrimonio, la celebrazione del matrimonio e le costituzioni delle unioni civili sono celebrate, in via ordinaria, nei giorni ed orari lavorativi, oppure in giorni e/o orari diversi in base alla disponibilità del celebrante, dei locali e del personale dell’ufficio. Le celebrazioni sono sospese durante le feste: 1 e 6 gennaio; domenica di Pasqua e giorno successivo (lunedì dell’Angelo); 25 aprile; 1 maggio; 2 giugno; 15 agosto; festa del patrono; 1 novembre; 8, 25, 26 dicembre.

I costi

La celebrazione dei riti civili suindicati è soggetta al pagamento delle seguenti tariffe.

  • Riti civili, pubblicazioni di matrimonio e unioni civili celebrati nei giorni e/o orari lavorativi: 150,00 euro per i residenti e 200,00 euro per i non residenti. Laddove i nubendi, residenti nel territorio comunale, presentino una dichiarazione Isee di importo inferiore a 11mila euro la tariffa richiesta viene fissata in 100,00 euro e non € 150,00;
  • Riti civili, pubblicazioni di matrimonio e unioni civili celebrati nei giorni e/o orari non lavorativi per i residenti e per i non residenti 350,00 euro. L’utilizzo della sala consiliare è garantito per la durata massima di ore 3. Qualora i servizi richiesti non venissero prestati, in tutto o in parte, per causa imputabile al Comune, si provvederà alla restituzione totale o parziale delle somme corrisposte, in relazione ai servizi non prestati. Nessun rimborso competerà qualora la mancata prestazione dei servizi richiesti sia imputabile alle parti richiedenti.

Allestimento

I richiedenti possono, a propria cura e spese, arricchire la sala con ulteriori arredi ed addobbi che al termine della cerimonia dovranno essere tempestivamente e integralmente rimossi, sempre a cura e spese dei richiedenti. Gli spazi assegnati dovranno quindi essere restituiti nelle medesime condizioni in cui sono stati concessi per la celebrazione. Il Comune di Vibo Valentia si intende sollevato da ogni responsabilità legata alla custodia degli arredi ed addobbi temporanei disposti dai richiedenti.

È consentito l’uso di apparecchi da ripresa, purché non intralcino lo svolgimento della cerimonia e l’uso di strumenti musicali per un sottofondo di accompagnamento alla celebrazione, previo accordo con il personale comunale. Non è consentito lancio di riso, coriandoli, confetti ed altro materiale sia all’interno del Palazzo Comunale nonché nello spazio esterno adiacente al Comune. Nel caso si verifichino danneggiamenti alle strutture concesse per la celebrazione del matrimonio, l’ammontare degli stessi sarà addebitato al soggetto richiedente. 

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