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«Tornare a casa per cambiare le cose», la scelta di Elena: da Bologna a Limbadi dopo 11 anni di lontananza

Andare via è spesso una scelta obbligata per tanti giovani calabresi ma poi molti non sono più disposti a fare il viaggio in senso inverso. Calciatrice e docente di scienze motorie, questa 32enne di Mandaradoni ci racconta cosa l’ha motivata dopo tanti anni fuori

«Tornare a casa per cambiare le cose», la scelta di Elena: da Bologna a Limbadi dopo 11 anni di lontananza

Elena Lazzaro ha 32 anni e vive a Mandaradoni di Limbadi, un piccolo borgo della Calabria in provincia di Vibo Valentia. La sua storia è quella di molti giovani del Sud: dopo aver lasciato la sua terra per inseguire opportunità altrove, ha deciso di tornare e costruire il suo futuro proprio qui dove tutto è iniziato.

La partenza: tra sogni e sacrifici

Elena ha lasciato la Calabria nel 2011 per studiare e lavorare in Emilia Romagna. Il viaggio in treno di oltre 12 ore per raggiungere Bologna è stato il primo distacco da casa, un’esperienza segnata dalle lacrime e dalla consapevolezza di dover affrontare una nuova vita lontano dalle sue radici. Lontana dalla famiglia e dagli affetti, ha trovato nella passione per lo sport e per l’insegnamento il suo punto di forza. In Emilia ha costruito una carriera come docente di scienze motorie e giocatrice di calcio, vivendo una realtà ricca di opportunità ma con un legame mai spezzato con la sua terra d’origine.

Il ritorno: una scelta consapevole

Dopo undici anni trascorsi lontano, Elena ha deciso di partecipare a un concorso per l’insegnamento. Inizialmente aveva considerato l’idea di restare in Emilia, ma un forte richiamo interiore e l’amore per la Calabria l’hanno spinta a provare a tentare il concorso nella nostra regione. Con sorpresa, ha vinto il concorso ed è rientrata a Limbadi, dove è rimasta anche dopo l’anno di prova da docente di scienze motorie in una scuola superiore, nonostante la possibilità di trasferirsi in una realtà più strutturata come Bologna, dove possiede anche una casa.

Il legame con la sua terra

Il ritorno non è stato privo di difficoltà. Dopo tanti anni, la situazione in Calabria non era migliorata, anzi, alcuni aspetti sembravano addirittura peggiorati. Ma Elena ha deciso di non arrendersi e di non cadere nella retorica della lamentela: «Se molti di noi decidono di rientrare, è per un motivo ben preciso: dobbiamo essere parte del cambiamento». Nella sua scelta c’è la volontà di costruire, di essere una risorsa per il suo territorio, di dare un contributo alla crescita della sua comunità.

A scuola, Elena cerca di trasmettere ai suoi studenti la passione per lo sport e per la vita attiva, diventando un punto di riferimento per i giovani del paese. Ma il suo legame con la Calabria è anche più profondo: qui ci sono le sue radici, la sua famiglia, il mare che ogni giorno le ricorda quanto sia fortunata a vivere in un luogo che, nonostante le difficoltà, ha una bellezza e un’identità uniche.

Il messaggio di Elena è chiaro: il futuro della Calabria non è già scritto. Ogni giovane che decide di restare, ogni talento che sceglie di investire nel territorio, può fare la differenza. «Se mossi dalla passione, possiamo fare tutto» dice, convinta che il cambiamento debba partire da chi sceglie di credere nelle potenzialità della propria terra. Per lei, restare è stata una scelta coraggiosa. Una scelta che, giorno dopo giorno, continua a darle la conferma di aver fatto la cosa giusta.

Elena non è sola in questo percorso: la sua storia è parte di Antidote, una docuserie che racconta il ritorno e la resilienza di giovani calabresi che hanno scelto di restare o rientrare e costruire il proprio futuro nella loro terra. Per ascoltare direttamente la voce di Elena e scoprire il suo percorso di ritorno, guarda Antidote su LaC Play.
*orientatrice Asnor

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