“Un calcio al bullismo”, a Vibo Marina trionfa il rispetto per il prossimo: «Insieme contro un fenomeno odioso e dilagante» – VIDEO
L'Istituto comprensivo Vespucci-Murmura ha ospitato una mattinata tra intrattenimento e sensibilizzazione con studenti, istituzioni ed esperti uniti per diffondere i valori di inclusione e solidarietà
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Oggi 7 febbraio si è celebrata in Italia la giornata dedicata alla lotta al bullismo e al cyberbullismo, un’occasione per accendere i riflettori su una problematica purtroppo di grande attualità. Sono infatti 6 su 10 gli studenti vittime di bullismo a scuola, a denunciarlo un’indagine realizzata da ScuolaZoo, condotta con la collaborazione dell’associazione C’è Da Fare ETS per il supporto degli adolescenti in difficoltà, diffusa proprio in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo istituita su iniziativa del Miur nel 2017.
Tra le iniziative organizzate sul territorio regionale anche quella ospitata dall’Istituto comprensivo Vespucci-Murmura di Vibo Marina, promossa dall’associazione “Vibo Marina C’è” e dalla Italian Football World di Francesco La Gamba, che da anni opera nell’organizzazione di eventi sportivi e attenta alla valorizzazione dei sani valori sportivi e sociali; un evento che ha visto le autorità civili, militari e religiose del territorio impegnate in un dialogo con gli studenti più giovani (classi quinte della primaria e classi prime della scuola secondaria di primo grado) assieme ad alcune delegazioni di società sportive del vibonese come la Tonno Callipo Volley e la Vibonese.
«Abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi che sono in una fascia d’età in cui è più facile far riflettere e smontare comportamenti già acquisiti in modo da prevenire piuttosto che dover poi porre rimedi – ha spiegato la dirigente scolastica dell’Istituto Vespucci-Murmura Tiziana Furlano -. Lavorare con loro ci aiuta a farli crescere in modo più sereno e più consapevole nel rapporto con gli altri e soprattutto nel rispetto verso gli altri».
L’evento di sensibilizzazione aperto dall’Inno di Mameli eseguito dagli studenti diretti dal prof. Andrea Mamone ha registrato poi gli interventi dei vari ospiti presenti tra spunti di riflessione veicolati tramite il gioco, l’intrattenimento e lo sport. Particolarmente apprezzata dagli studenti l’animazione dell’illusionista Massimo Cappuccio e gli interventi della psicologa Fiorella Migliarese e della nutrizionista Elisabetta Pungitore.
«Abbiamo pensato che la maniera più incisiva per entrare nel cuore dei bambini fosse quello di farlo in maniera diversa, divertente così da lasciare un ricordo concreto nei bambini – ha commentato il presidente dell’associazione “Vibo Marina c’è” Attilio Fiorillo -. Il nostro obiettivo è quello di far capire appunto ai bambini anche tramite le associazioni sportive che proprio insieme, facendo squadra, possiamo ritornare a rispettare il valore della persona, il volersi bene».
A dialogare affettuosamente con i giovani vibonesi anche il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo: «Bisogna rivolgersi a loro perché devono capire che la possibilità di stare insieme è una cosa estremamente importante. Rispettarsi è una cosa basilare per essere un popolo civile. È importante che capiscano la convenienza dell’essere dei buoni cittadini, di poter essere in grado di aiutare i propri coetanei, perché il bullo in realtà è il primo che ha bisogno di essere aiutato».
«La scuola può fare molto – ha spiegato infine la psicologa Fiorella Migliarese -. I ragazzi vivono la maggior parte della giornata a scuola, la scuola da questo punto di vista può essere un campanello d’allarme, da qui infatti ci si può accorgere se un ragazzino ha delle situazioni problematiche, se vive situazioni di violenza che lo portano a comportarsi in un determinato modo. La collaborazione scuola-famiglia è fondamentale perché l’unione come sempre fa la forza, e insieme si può fronteggiare questo fenomeno che sta diventando dilagante».