martedì,Febbraio 4 2025

Caria, don Felice Palamara lancia un appello per restaurare l’oratorio: «Deve tornare a essere la casa di tutti»

La struttura versa in pessime condizioni da diverso tempo e rischia di diventare un rudere. Il parroco si è attivato per il ripristino ma chiede uno sforzo comune

Caria, don Felice Palamara lancia un appello per restaurare l’oratorio: «Deve tornare a essere la casa di tutti»
Le condizioni esterne della struttura

«Carissimi, un appello sentito emerge dalla comunità di Carla: un invito a riscoprire il valore di un luogo che è stato per molti un punto di riferimento». Don Felice Palamara, parroco di Caria e Drapia, con una lettera commovente ha inteso ricordare alla collettività l’importanza e la storia della struttura parrocchiale di Carla, un luogo che ha visto crescere intere generazioni. In passato questa struttura è stata fonte di gioia e crescita comunitaria, oggi, però, rischia di essere abbandonata e di cadere nell’oblio. Don Felice ha sottolineato con preoccupazione: «Non possiamo permettere che questo spazio, testimone di tanti momenti importanti, diventi pericolante a causa del tempo e dell’incuria». È un grido di allarme, il suo, un invito ad agire tempestivamente per salvare una struttura compromessa e piena di crepe importanti ovunque. «Dobbiamo fare in modo che ritorni ad essere casa di tutti, dove ognuno possa sentirsi famiglia».

Questa frase racchiude l’essenza della missione: «Restituire alla comunità uno spazio di incontro, preghiera, divertimento e fratellanza. Un luogo dove le risate, le lacrime, i momenti di gioia e tristezza, sono stati condivisi». L’appello non è solo alla memoria, ma anche al futuro: «È tempo di rimoboccarci le maniche per restituire a tutti, giovani, bambini, alle famiglie, una struttura utile e necessaria per la crescita spirituale ed umana. Come parrocchia e come comunità, si sta bussando alla porta del buon cuore di tutti, offrendo un’opportunità per dare vita».

Don Felice, affidando l’iniziativa alla Madonna, a San Giovanni Bosco e al beato Francesco Mottola quali simboli di carità e dedizione infinita verso i giovani, lancia un appello diretto a chi volesse contribuire alla causa: «Voglio che questa casa torni a profumare di gioventù e accoglienza. Con il vostro aiuto, possiamo far rivivere un pezzo della nostra storia». Il parroco, a conclusione della sua lettera, ha poi inserito le modalità per sostenere la causa: per qualunque informazione o per contribuire, ci si può rivolgere al seguente indirizzo e-mail felix2005tropea@yahoo.it.

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