I bambini vibonesi disegnano la Calabria dei loro sogni – Foto/Video
Inaugurata la mostra con le “opere” realizzate dagli scolari, grazie al sostegno del Gruppo Pubbliemme in partnership con enti e istituzioni del territorio
Il 30esimo anniversario della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia è stato celebrato a Vibo Valentia con l’inaugurazione della mostra di disegni per bambini “La Calabria che vorrei”, allestita al convitto nazionale Filangieri. Una festa che ha svelato a docenti, dirigenti, organizzatori, amministratori, scolari e studenti una selezione di 600 disegni provenienti da 8 plessi scolastici elementari del vibonese. L’inziativa, nata dall’idea di una mamma di Zambrone, Mariella Epifanio, ha chiamato gli scolari ad esprimersi sul tema che dava il titolo dell’esposizione. L’operazione – resa possibile dal sostengo Gruppo Pubbliemme, ad iniziare da quello del presidente del Domenico Maduli coadiuvato dal direttore generale Maria Grazia Falduto, gode del patrocinio del Gal Terre vibonesi. Media partner la nostra testata ilVibonese.it, afferente alla società editoriale Diemmecom. La mostra ha incontrato altresì il plauso di amministrazione comunale e del Convitto nazionale di Stato Filangieri. Il sindaco Maria Limardo e l’assessore alla Pubblica istruzione Franca Falduto hanno garantito il patrocinio. Il rettore Alberto Filippo Capria ha messo a disposizione aule, ambienti, risorse umane e platea dell’antica istituzione scolastica.
L’inaugurazione è stata preceduta dalla presentazione del progetto, moderata dal giornalista e direttore responsabile de il Vibonese Stefano Mandarano. Insieme al dg di Pubbliemme Maria Grazia Falduto (Direttore Editoriale Diemmecom) ed all’ideatrice Mariella Epifanio, sono intervenuti il presidente del Gal Vitaliano Papillo, l’assessore Franca Falduto, il vice preside dell’Istituto Vespucci di Vibo Marina Andrea Mamone (scuola che più di ogni altra ha contribuito ad incrementare il corpus dei disegni), il presidente del Club per l’Unesco Città di Tropea Giuseppe Romano (associazione che di fatto garantito la direzione artistica dell’evento, e affidato la giuria al presidente onorario, architetto Luigi Giffone).
Il sindaco Limardo, assente per motivi istituzionali, nel corso di una telefonata ha ringraziato il gruppo Pubbliemme per l’impegno profuso. «Dare voce ai bambini – ha sottolineato il primo cittadino – è sintomo di grande sensibilità civile. Il dispiacere della mancata presenza, è solo in parte attenuato dall’intenzione di visitarla il prima possibile, e rilanciarla ulteriormente nelle sedi istituzionali». Alla sua telefonata ha fatto seguito l’intervento di una studentessa di seconda media, Marina Prestia Lamberti, chiamata dal dirigente a presentare il Convitto. «Saluto tutti i presenti – ha dichiarato emozionata -, e ringrazio per l’opportunità che oggi viene data a noi piccoli di far sentire la nostra voce. Un’opportunità – ha quindi proseguito – che troppo spesso ci viene negata». È toccato quindi a Maria Grazia Falduto specificare i motivi che hanno spinto la proprietà a sostenere l’iniziativa. «I bambini ci lanciano dei messaggi chiarissimi, degli sms, dei richiami al dovere che non possiamo ignorare – ha dichiarato -. Vogliono pulizia, vogliono ordine, vogliono sicurezza, vogliono essere protetti. E noi non possiamo ignorare questo messaggio. Per questo, il mio gruppo si è impegnato a fondo affinché la mostra si concretizzasse. I loro disegni mi hanno emozionato: sono delle vere e proprie opere d’arte. Ringrazio soprattutto i bambini ed i ragazzi presenti oggi, ma anche le mamme, le maestre, i dirigenti scolastici. Quanti cioè hanno il compito di interpretare i sogni e le istanze palesate da questi messaggi. Il loro è un lavoro delicato. E noi, con questa mostra, vogliamo dimostrare di essergli vicini».
Così Mariella Epifanio: «Questi disegni devono spingerci a ricominciare a guardare il mondo dal basso, tornare a considerare i valori fondamentali. Auspico che un domani si possa arrivare ad una pubblicazione, ad un ulteriore momento di approfondimento e riflessione. E penso soprattutto ai disegni contenenti l’appello alla legalità, che confido possano arrivare al nostro magistrato Nicola Gratteri». Il vice preside del Vespucci, Andrea Mamone, si è detto emozionato per la «bellezza della platea, composta da bambini e ragazzi, che ci emoziona. Non capita spesso di poter interagire direttamente con loro, ed è un peccato, perché dalle loro visioni giungono indicazioni chiare. I più piccoli vedono tutta la bellezza della Calabria. Una bellezza della quale andare orgogliosi. Sogno un futuro nel quale i nostri ragazzi possano continuare a vivere qui, affermandosi nella loro terra, senza necessariamente dover andare fuori. Confido nella nascita di una Regione nuova, con più opportunità, che creda in se stessa, e che cresca anche grazie ad iniziative del genere». Come presidente del Gal, ente che fin dal primo giorno ha fatto propria l’iniziativa, Vitaliano Papillo ha espresso l’importanza di momenti di confronto intergenerazionale come questo. «I bambini ci chiamano ad assumerci delle responsabilità ben precise – ha dichiarato -. Vogliono concretezza, servizi, verde pubblico, sicurezza. Come amministratore non posso che incamerare queste istanze, e cercare di rilanciarle, in sinergia con i protagonisti di questa manifestazione». Infine l’assessore Franca Falduto: «Plaudo all’iniziativa del Gruppo Pubbliemme, che ringrazio: grazie al suo impegno, i disegni non sono rimasti chiusi dentro le aule, ma si sono imposti all’attenzione d tutti. Un giorno doppiamente importante oggi, per la felice coincidenza dell’anniversario della stipula della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia, e per la nomina, proprio stamattina, del nuovo presidente della consulta degli studenti di Vibo: i ragazzi sono protagonisti di iniziative importanti, come questa, e vedranno il Comune sempre al loro fianco».
Infine, il saluto di Giuseppe Maria Romano, presidente Unesco Tropea, portato «ai bambini, agli scolari, a tutti i soggetti che si sono impegnati per la riuscita di questa bella iniziativa. Come Club per l’Unesco di Tropea – ha proseguito – abbiamo colto la portata culturale dell’evento, e grazie alla guida illuminata del nostro presidente onorario, l’architetto Luigi Giffone, abbiamo contribuito con entusiasmo alla sua direzione artistica. Il progetto – ha concluso – è ambizioso. E a questo tavolo, va detto, siede la parte più bella della Calabria, sensibile alla cultura ed impegnata». Dopo il taglio del nastro e la visita agli spazi espositivi, ricavati dal chiostro del convitto, la sala del consiglio ha ospitato un rinfresco aperto a grandi e piccoli, offerto dal Gal e allestito dagli chef e dal personale in servizio al Filangieri. A chiudere la giornata di festa, un brindisi ed una degustazione dei migliori prodotti delle “Terre vibonesi”.