«Arriveremo all’estate senza un lungomare, un disastro», l’allarme degli operatori turistici di Tropea dopo le distruttive mareggiate
Gli imprenditori denunciano ai microfoni di LaC la mancanza di interventi definitivi: «Ogni anno vengono impiegate centinaia di migliaia di euro, siamo al quarto rifacimento». L'ex consigliere Piserà: «Situazione preoccupante»
A poco più di un mese dalle mareggiate che hanno devastato parte del lungomare di Tropea (da Marina del Convento fino a Marina di Rocca Nettuno) rimane alta la preoccupazione della comunità per la fragilità di quel tratto, ricostruito più volte in passato, e che adesso è letteralmente a pezzi rappresentando una minaccia soprattutto per i vicini stabilimenti balneari e ristoranti.
Nel corso dell’edizione odierna del telegiornale di LaC Tv, un collegamento in diretta, proprio dal lungomare della Perla del Tirreno, ha acceso nuovamente i riflettori sulla situazione anche in vista della prossima stagione balneare. Ad intervenire nel corso della diretta l’ex consigliere di minoranza del Comune di Tropea Antonio Piserà e gli imprenditori Massimo Pugliese e Pino Decarlo, proprietari di stabilimenti balneari e ristoranti sul tratto di costa interessato dal grave danneggiamento.
«Il nostro lungomare è veramente allo sfacelo – ha esordito Massimo Pugliese -. Si continua ad intervenire con risorse pubbliche per affrontare le emergenze con l’impiego di centinaia di migliaia di euro ogni anno quando invece bisognerebbe dare attuazione alla programmazione del master plan regionale che chiaramente è prerogativa del Dipartimento Ambiente e del settore Difesa del Suolo. Più volte abbiamo segnalato al problematica – ha sottolineato Pugliese – ma si rimane sempre inerti e si parla di una progettazione esecutiva che non esiste».
Un danno non soltanto arrecato all’ambiente, sentenzia l’imprenditore, ma anche alle casse dello Stato: «Qui ci sono profili serissimi di responsabilità per danno erariale, perché si spendono cifre assurde per l’emergenza e non per la realizzazione di due pannelli che salverebbero il litorale. Il litorale – conclude – è quello che dovrebbe essere il vettore del turismo regionale di cui tutti si fregiano, ma nessuno interviene realmente».
In linea con le preoccupazioni di Pugliese il collega ristoratore Pino Decarlo: «Continuiamo a vivere nell’emergenza. Il mio appello è ai commissari di Tropea che nel giorno del loro insediamento ci hanno detto che avrebbero avuto un rapporto con i cittadini, che la porta del Comune sarebbe stata sempre aperta e che avrebbero accolto le nostre segnalazioni. Ecco, abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti.
La stagione balneare è alle porte. Se non parte da subito una progettazione, con i tempi burocratici che ci sono, sicuramente non arriveremo all’estate con un lungomare. Qua si vive di turismo, si vive di mare, si vive di spiaggia».
Da ultimo il contributo di Antonio Piserà, ex consigliere di minoranza del Comune di Tropea che nella giornata di ieri ha scritto una lettera indirizzata proprio ai commissari di Tropea. «Ho scritto una lettera perché sono preoccupatissimo sia per l’imminente arrivo della stagione estiva, sia perché comprendo che la realizzazione e il rifacimento dell’opera non è breve, vista la burocrazia, gli appalti, i soldi da recepire. I cittadini vogliono un lungomare sicuro, è paradossale che il Pozzo della Sena, costruito in antichità, regge ancora oggi e il lungomare è al quarto rifacimento. Non possiamo continuare a sperperare denaro pubblico».
E infine anche l’appello dell’ex consigliere: «Io faccio un appello ai commissari affinché affidino la progettazione ad ingegneri che si occupano di opere marittime e conoscono il problema marittimo, evitando di buttare soldi con i continui ripascimenti e opere di facciata. Ad Occhiuto poi chiedo che intervenga con quello che lui più volte ha annunciato, e cioè la progettazione del masterplan per abbattere l’erosione costiera che sta mangiando le spiagge di Tropea ma quelle della Costa degli Dei».
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