domenica,Gennaio 26 2025

Consulta studentesca di Vibo Valentia, un direttivo tutto al femminile: «Un chiaro segnale di progresso»

Leadership, sensibilizzazione e impegno contro la violenza di genere: questo il cammino tracciato dalle giovani rappresentanti verso un futuro di pari opportunità

Consulta studentesca di Vibo Valentia, un direttivo tutto al femminile: «Un chiaro segnale di progresso»

Mancano pochi giorni a un’importante ricorrenza storica: gli 80 anni dall’istituzione del suffragio universale in Italia. Fu il 1° febbraio 1945, grazie al decreto legislativo proposto da Palmiro Togliatti Alcide De Gasperi, che le donne maggiorenni ottennero per la prima volta il diritto di voto attivo. Successivamente, con il decreto legislativo n.74 del 10 marzo 1946, fu riconosciuto alle donne maggiori di 25 anni anche il diritto di voto passivo. Nonostante i progressi, il cammino verso l’uguaglianza è stato lungo e pieno di ostacoli.

In questo contesto si inserisce il lavoro delle Consulte studentesche, attive da quasi 30 anni nella promozione dell’emancipazione femminile. «Dal 1996, anno in cui il decreto del Presidente della Repubblica ne ha sancito l’istituzione, le assemblee plenarie delle Consulte erano composte quasi esclusivamente da studenti. Solo recentemente abbiamo assistito a una maggiore presenza femminile, anche nella componente direttiva», si legge nel comunicato diffuso dal Coordinamento regionale delle Consulte provinciali studentesche.

Un esempio concreto arriva dalla provincia di Vibo Valentia, dove sia la presidente sia la vicepresidente della Consulta sono donne. La stessa presidente è stata eletta all’unanimità dai colleghi maschi a ricoprire il ruolo di Coordinatrice regionale. «Questo risultato rappresenta un chiaro segnale di progresso della mentalità degli studenti, che hanno scelto di affidarsi alle loro compagne per la gestione del più importante organismo di rappresentanza istituzionale», sottolinea il Coordinamento.

Iniziative per la prevenzione della violenza di genere

L’impegno delle Consulte non si ferma alla rappresentanza. Negli anni, numerose progettualità sono state avviate per sensibilizzare gli studenti sui temi dell’emancipazione femminile e della prevenzione della violenza di genere. Tra queste, il concorso intitolato alla memoria di Fabiana Luzzi, la studentessa calabrese uccisa dal fidanzato sedicenne. Il progetto, promosso in partenariato con il Consiglio regionale e l’Ufficio Scolastico Regionale (USR), ha raggiunto quest’anno la sua decima edizione.

Un’altra iniziativa di rilievo è “RispettAmi”, un progetto regionale che coinvolge i Centri Anti Violenza accreditati in un’azione capillare nelle scuole calabresi. «L’obiettivo è iniziare l’attività di prevenzione sin dall’infanzia, affinché la scuola possa garantire un futuro reale di pari opportunità», spiega il Coordinamento.

A livello nazionale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito continua a sostenere progetti di sensibilizzazione, come la recente collaborazione con la Fondazione “Giulia Cecchettin”, che vede impegnato in prima persona il padre della giovane vittima di un caso che ha sconvolto il Paese.

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