Dai pellegrinaggi alle esperienze di fede: i sacerdoti del Vibonese incontrano padre Patton, custode di Terra Santa
L’appuntamento finalizzato a rinsaldare il legame tra la realtà francescana e l’impegno nel promuovere la conoscenza della Palestina
Si è tenuto oggi un incontro tra la delegazione di sacerdoti e padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, alla curia della custodia a Gerusalemme. Un momento carico di profondità e prospettive future, che ha rafforzato il legame tra la realtà francescana e l’impegno nel promuovere la conoscenza della Terra Santa.
La delegazione, guidata dal vescovo monsignor Nostro, dal direttore dell’ufficio diocesano, pellegrinaggi della diocesi di Mileto Nicotera Tropea, don Salvatore Danilo D’Alessandro, insieme ai membri del comitato nazionale pellegrinaggi italiani Cnpi guidato da don Marco Castellazzi, era composta anche da Maria Grazia Falcone, rappresentante dell’ufficio Stampa del Ministero del Turismo italiano in Italia. L’incontro ha coinvolto, inoltre, alcuni operatori della comunicazione locale, con particolare riferimento al Christian Media Center, nella persona di Simone Tropea, che svolge un ruolo fondamentale nella divulgazione delle realtà legate alla Terra Santa anche nella prospettiva di una collaborazione con la neonata tv diocesana pronta ad accogliere le produzioni del Cmc per far conoscere i luoghi santi e promuoverne una approfondita divulgazione.
Conoscere la Terra Santa
Al centro del dialogo, si è discusso di possibili collaborazioni volte a far conoscere la Terra Santa attraverso la viva voce dei francescani, custodi da secoli dei luoghi sacri che hanno segnato la storia della cristianità. L’obiettivo condiviso è quello di avvicinare le persone alla ricchezza spirituale e culturale di questi luoghi, valorizzando l’esperienza diretta e il racconto autentico.
Il custode si è soffermato sulla necessità di vivere il pellegrinaggio non solo come un’esperienza di fede personale, ma anche come un’occasione di incontro con le “pietre vive”. Questo significa aprirsi alla comunità locale che opera e testimonia quotidianamente la propria fede, rendendo vivo e concreto il messaggio del Vangelo. Attraverso il contatto con queste realtà, il pellegrinaggio diventa un’opportunità per costruire legami autentici e condividere il cammino di speranza e spiritualità
Un altro tema di grande rilievo è stato quello del rilancio dei pellegrinaggi in Terra Santa. Dopo anni di difficoltà causate dalla pandemia e dalle sfide geopolitiche, è emerso un forte desiderio di lavorare insieme per favorire il ritorno di fedeli e visitatori. Il pellegrinaggio è stato identificato non solo come un viaggio spirituale, ma anche come un ponte tra culture e popoli, capace di promuovere la pace e il dialogo.
I pellegrinaggi
All’incontro ha partecipato anche Kalanit Goren, responsabile del Ministero del Turismo di Israele in Italia, la cui presenza ha sottolineato l’importanza di una collaborazione istituzionale per agevolare i pellegrinaggi e garantire un’accoglienza adeguata ai visitatori. L’intervento del Christian Media Center ha evidenziato l’importanza di una comunicazione efficace per raccontare la Terra Santa al mondo.
L’incontro si è svolto in un clima di grande serenità e condivisione, segnando un importante passo verso una rinnovata apertura. La delegazione è tornata da questo appuntamento con l’entusiasmo di poter contribuire a questa missione, con la consapevolezza che la Terra Santa non è solo un luogo geografico, ma un cuore pulsante di fede, cultura e speranza per il mondo intero.
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