mercoledì,Gennaio 8 2025

Ecco la nuova piazza Municipio di Vibo: il restyling piace ma il perimetro con i gradini non convince tutti: «Sono un’insidia» – VIDEO

L’emiciclo sul quale si affaccia la sede del Comune è lo spazio condiviso più grande della città. Salgono le aspettative in attesa che tra qualche giorno i lavori vengano completati ma intanto siamo andati a raccogliere le prime impressioni tra i vibonesi

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Quasi finiti i lavori in piazza Martiri d'Ungheria

Tra le decine di opere di rigenerazione urbana, destinate a cambiare il volto della città, quella che riguarda piazza Martiri d’Ungheria, meglio conosciuta come piazza Municipio, resta forse la più attesa e controversa. Per il suo restyling si sono scomodati architetti da ogni dove, che hanno partecipato al concorso di idee indetto dalla precedente amministrazione comunale grazia all’ottenimento di un finanziamento di un milione di euro intercettato dal senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Tra i vari elaborati, a convincere la commissione esaminatrice è stato quello presentato dal team di Raffaele Sarubbo, giovane architetto originario di Praia a Mare, con sede a Lisbona, in Portogallo. Era il 22 febbraio del 2022 quando il progetto della nuova piazza, con tanto di rendering a colori, veniva svelato e accolto con grande entusiasmo. «Una piazza proiettata verso un modello europeo», affermava orgogliosa l’allora sindaco Maria Limardo. Ora che i lavori – tra diversi rinvii che hanno fatto slittare la data di consegna – sono quasi conclusi, il risultato non convince.

Non convincono i gradini che recintano la piazza, «un’insidia per i più piccoli». E non convincono quei cubi di cemento collocati davanti al palazzo di città: «Sono piccoli, non mi ero accorto della loro presenza e sono inciampato», rivela Amerigo Fiumara, ex dirigente di Pubblica Amministrazione che chiede di rivedere il progetto nella parte centrale che forma una conca. «Basterebbe riempire il vuoto all’altezza del gradone basso per portare il pavimento allo stesso livello. Una soluzione semplice ed economica», suggerisce.
Nonostante le obiezioni e le critiche, il cantiere va avanti: «Stiamo eseguendo il progetto alla lettera», obietta un operaio della ditta incaricata ad eseguire l’opera.

«Non è male, è carina e moderna, sembra un anfiteatro, ma i gradini andrebbero protetti o segnalati per evitare di cadere», spiega un altro cittadino che curioso osserva gli operai all’opera. «Abbiamo riaperto il cantiere stamattina, siamo ormai agli sgoccioli, è questione di giorni», annuncia il capo cantiere davanti a un gruppo di umarell che non distoglie lo sguardo dai lavori. «È bellissima, l’abbiamo vista nascere», commenta uno di loro, «quella di prima – aggiunge – era vecchia di cent’anni, ora c’è un grande spazio».

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