San Costantino, l’oratorio parrocchiale è finalmente realtà
La nuova struttura inaugurata da don Sicari: «I nostri ragazzi avranno finalmente la possibilità di partecipare a tanti laboratori e stare insieme per vivere la comunità»
Da oggi in avanti i ragazzi di San San Costantino Calabro potranno usufruire di un proprio oratorio parrocchiale. La nuova struttura è stata inaugurata nei giorni scorsi dal parroco don Francesco Sicari, in concomitanza con l’avvio dell’attività catechistica. I bambini e ragazzi che frequentano le classi dalla terza elementare alla terza media, da quest’anno avranno quindi la possibilità di partecipare a tre laboratori (creativitá, teatro e ballo) sulla scia della positiva e intensa esperienza del grest estivo. Gli incontri si terranno il sabato a partire dalle ore 15. «I nuovi locali – spiega don Sicari – sono stati messi a nuovo nella struttura che fino al mese di febbraio era la casa delle suore della carità di Santa Giovanna Antida. Proprio a lei è stato intitolato l’oratorio, che, tra l’altro, grazie alla sensibilità dimostrata da eccellenze imprenditoriali come la Pubbliemme e panificio Colacchio a breve sarà arricchito di nuovi giochi. Con la partenza delle suore, la struttura è passata alla parrocchia proprietaria dell’immobile. In questi mesi ho ricevuto tante proposte per destinare la struttura a diversi scopi: casa di riposo per anziani, centro diurni per ragazzi con disabilità o centro per le attività scout. Pur riconoscendo la positività e importanza delle proposte – prosegue – ho deciso di trasformare e destinare i locali ad oratorio parrocchiale per i ragazzi e i giovani della comunità».
La nuova realtà vanta già oltre 100 iscritti al catechismo e ai laboratori in programma. Ad affiancare don Sicari nelle varie attività saranno circa 20 animatori, tra adulti e giovani. Nel corso dell’anno, l’oratorio ospiterà anche iniziative di carattere formativo e ricreativo aperte a tutti e sarà messo a disposizione delle associazioni del territorio per convegni e manifestazioni varie. L’obiettivo è di farla diventare il centro pulsante della vita comunitaria, punto di riferimento per la crescita alla fede e alla vita delle nuove generazioni e luogo di socializzazione. Da qui l’invito finale del parroco «a impegnarsi tutti per il bene e la crescita della comunità a cominciare dai nostri bambini e ragazzi che sono i primi ad essere i più fragili in questa società complessa, dai valori liquidi, dipendenti dai social e sempre più vittime della solitudine, ansia, tristezza e disperazione che sono le malattie del tempo odierno».