“I profumi del vino”, un viaggio sensoriale nella tradizione vibonese
L’Unione ciechi e l’Associazione italiana sommelier e l’Associazione Cocktails and dreams insieme per una giornata alla scoperta del “nettare degli dei”
Ribadire l’intento di vivere in modo pieno e nel segno dell’inclusione e della condivisione, per crescere culturalmente ed arricchire le esperienze personali e di gruppo. Questo l’obiettivo prioritario della manifestazione “I profumi del vino”, organizzata dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Vibo Valentia e dall’Associazione italiana sommelier Calabria, con il supporto dell’Istituto Alberghiero e dell’Associazione Cocktails and dreams. La sala del ristorante “Il Gazebo” di San Costantino Calabro ha accolto una cinquantina di soci, familiari ed amici dell’Uici, tra cui esperti e giornalisti, nonché il sindaco De Rito ed il parroco del luogo, tutti fortemente interessati a condividere una giornata dimostratasi, nei fatti, davvero speciale. Una poesia dialettale ha accostato le quattro stagioni a quelle della vita contadina, che dal vino ha tratto e trae sostentamento, aprendo l’iniziativa in modo diretto ed artistico, mentre il pittore e scultore sancostantinese Tonino Denami iniziava la realizzazione di un quadro tematico dipinto proprio col vino. Maurizio Bonanno, moderatore della serata, ha scandito gli interventi. Dal presidente Uici Rocco Deluca con la sua esperienza di figlio della civiltà rurale, allo splendido viaggio esperienziale narrato dalla scrittrice Teresa Pugliese, la quale si è soffermata sul tema “Il vino nella storia, nella cultura, nelle tradizioni e nella gastronomia della Calabria” ed ha raccontato le “tappe della memoria” (partendo dai greci e proseguendo con i romani) che hanno condotto la Calabria all’attuale posizione di privilegio culturale tra le regioni italiane rispetto alle tradizioni legate al nettare degli dei.
Una mappa dei vini calabresi, disegnata dalla presidente Ais Calabria Maria Rosaria Romano, ha poi anticipato l’intervento medico scientifico del fisiologo e nutrizionista clinico Vincenzo Loiero, il quale ha indirizzato i presenti verso una corretta alimentazione, basata sullo slogan “tutto nella giusta misura”, senza rinunciare – nella salutare dieta mediterranea – al piacere di un buon bicchiere di vino. Proprio le degustazioni guidate di tre vini calabresi hanno deliziato, a seguire, 25 degustatori, tra i quali una quindicina di ciechi e ipovedenti, che hanno potuto far tesoro delle indicazioni delle sommelier Attilia De Vito e della stessa Maria Rosaria Romano, esaltando i sensi residui ed esplorando, attimo dopo attimo, il meraviglioso pianeta dell’avvincente “figlio della vite”, e gustando i cocktails preparati da Simon Ganino e Andrea Simonetta. Durante il pranzo, il cantastorie Franco Pontoriero ha allietato i commensali con brani del repertorio tradizionale calabrese e non solo, accompagnando con la musica una già avvincente esperienza che difficilmente verrà dimenticata da quanti hanno voluto condividerla.
- Tags
- Uici