Il 2024 è stato anche l’anno della sentenza di primo grado del processo Imponimento, letta il 19 giugno dal Tribunale di Lamezia Terme – Angelina Silvestri presidente, Maria Giulia Agosti, Gian Marco Angelini a latere. Il procedimento nasce dall’inchiesta della Dda di Catanzaro contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia, il cui potere criminale si estende dalla provincia di Vibo fino al comprensorio di Lamezia. Coinvolte anche le cosche Tripodi di Porto Salvo, Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, Cracolici di Maierato e Bonavota di Sant’Onofrio.
Tra le condanne “eccellenti” quella a 30 anni al boss Tommaso Anello e 24 al fratello Rocco. Assolti invece gli imprenditori Francescantonio ed Emanuele Stillitani, per i quali l’accusa aveva chiesto 21 anni di reclusione. Gli imputati erano in tutto 71: non solo appartenenti a clan ma anche appunto imprenditori, politici, pubblici funzionari ed esponenti delle forze dell’ordine che secondo la Dda avrebbero agevolato la consorteria. (QUI tutte le condanne e le assoluzioni). Recentemente sono state depositate le motivazioni della sentenza.