«È il padre di questa comunità, con lui persone con provenienze diverse sono divenute famiglia», Vibo Marina ricorda il suo primo parroco Domenico Costa – VIDEO
Monsignor Ramondino ha dedicato un libro alla sua figura: «Quando è arrivato il paese contava circa 300 abitanti, lui è riuscito a portarlo a 6mila anime». L'attuale sacerdote don Varone: «Ancora in tanti parlano di lui»
Una figura tanto amata, che ha sempre operato senza cercare gloria o fama. Eppure a distanza di tanti anni è ricordata ed è ancora nel cuore di molti. È la storia di Domenico Costa, il primo parroco di Vibo Marina che ha iniziato la sua opera spirituale in questo territorio intorno al 1933, nella piccola borgata di San Pietro di Bivona. Anni difficili, soprattutto perché a cavallo tra le due guerre mondili. Proprio durante la Seconda, il 12 aprile 1943, la sua piccola comunità viene bombardata: va distrutta la chiesa e viene colpito anche un piccolo asilo, dove perdono la vita ben nove bambini più alcune maestre. In quei momenti di terrore immenso è stato l’apporto del parroco nel soccorrere i feriti e, soprattutto, nel rialzare un paese in ginocchio e logorato.
La presentazione del libro
Figure silenziose nel corso del tempo, che non pretendono fama ma operano in silenzio. Proprio a Vibo Marina ieri, all’interno dell’Auditorium Giubileo 2000, si è svolta la presentazione del libro “Domenico Costa- storia di un parroco e di una comunità”, scritto da Mons. Filippo Ramondino. Alla conferenza di presentazione hanno presenziato Mons. Vincenzo Varone, don Rocco Suppa, la professoressa Graziella Costa e il professor Antonio Montesanti. Tutti a raccontare qualche aneddoto sulla vita di Domenico Costa, il quale è stato tra le figure che hanno dato una spinta notevole anche nell’incremento della comunità di Vibo Marina.
Mons. Ramondino, l’autore del libro
Un libro importante e significativo non solo per il territorio dunque, ma anche oltre i confini del posto. A raccontare chi era Domenico Costa è stato Mons. Filippo Ramondino: «Domenico Costa è stato parroco di Vibo Marina per diversi decenni, e questo è anche il senso del libro che abbiamo pubblicato poiché è il padre di questa comunità. Il vescovo Albera, negli anni ’30, affidò a lui questo paese e quando arrivò il territorio contava circa 300 abitanti mentre, quando lui lascerà la parrocchia, saranno oltre 6mila. Ha visto crescere e ha operato per questa comunità e ha fatto sì che molte persone provenienti da luoghi diversi, anche da fuori regione, diventassero una comunità indistinta. E il compito attuale della parrocchia resta questo, ovvero creare una famiglia di persone. I suoi successori hanno colto pienamente il messaggio e hanno continuato a lavorare su questa direzione». Come detto, lo stesso Costa ha vissuto anni tragici di Vibo Marina, come ricorda Mons. Ramondino: «Un momento dolorosissimo è stato proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli aerei alleati risalendo dalla Sicilia hanno bombardato il paese, uccidendo anche tanti bambini. Il primo ad accorrere è stato proprio Mons. Costa, il quale fu per sempre segnato da questo episodio. Anche oggi noi stiamo vivendo, a livello globale, lo stesso clima di guerra e penso che Mons. Costa una cosa avrebbe voluto, ovvero recuperare il senso della nostra umanità».
Varone, parroco di Vibo Marina
E tra i successori di Mons. Domenico Costa c’è anche Enzo Varone, attuale parroco di Vibo Marina: «Io non ho avuto la possibilità di conoscere Mons. Costa ma l’ho conosciuto attraverso tantissime persone e testimonianze che parlano di lui, e ogni parola non fa altro che confermare il grande bene che lui ha fatto, ma non solo per la comunità cristiana ma anche per la società. Lui ha fatto nascere questo luogo dandogli una prospettiva di sviluppo». E ancora: «Con questo libro il messaggio che vogliamo dare è quello di far comprendere come la nostra vita deve essere necessariamente accompagnata da quelle che sono le radici della nostra storia e del nostro luogo».
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