mercoledì,Dicembre 25 2024

Jonadi, apre ufficialmente la nuova sede del Centro diurno per persone con disabilità Il Dono: ospiterà oltre 20 ragazzi – VIDEO

Nonostante il maltempo tanti i presenti alla cerimonia inaugurale. Taglio del nastro effettuato dal vescovo Nostro e da uno degli ospiti della struttura

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Nonostante il tempo avverso, sono stati in tanti i presenti alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Centro diurno per persone con disabilità “Il Dono” di Jonadi. Tra questi, molti rappresentanti del mondo di terzo settore e personalità politiche, civili e religiose del territorio. L’apertura ufficiale della struttura è stata sancita dal classico taglio del nastro. A compiere congiuntamente e nel concreto questo significativo gesto, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e Francesco Grillo, uno dei ragazzi che settimanalmente usufruiscono di questo prezioso servizio. A far realizzare anni fa l’edificio teso ad accogliere ragazzi disabili è stato l’allora direttore generale della Provincia di Vibo Valentia Domenico Mazzitelli, spinto dalla volontà di dare memoria al figlio Lillo, prematuramente scomparso in un incidente stradale. Inizialmente utilizzato come Centro per anziani, a un certo punto il fabbricato è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo Valentia. Mesi fa l’assegnazione all’associazione devote della Madonna del Rosario di Pompei “Il Dono”, presieduta da Marenza Farfaglia, la conseguente ristrutturazione dei locali (grazie al contributo di alcuni benefattori locali) e, infine, il suo attuale riutilizzo come Centro diurno per persone con disabilità.

«Siamo qui a Ionadi a inaugurare questa struttura. Abbiamo 20 ragazzi utenti – ha spiegato nell’occasione la guida di una realtà Onlus che, attraverso il Banco alimentare, si occupa anche di garantire sul territorio provinciale generi alimentari e vestiario a centinaia di famiglie in stato di indigenza – che svolgono numerose attività. Ci sono professionisti seri che li seguono, come psicologi, educatori e assistenti sociali, e ci sono soprattutto tantissime persone che svolgono attività di volontariato, provvedendo a supportare i nostri ragazzi in attività come la musicoterapia e il ballo, che tra l’altro è la cosa che amano di più. Con noi abbiamo anche un fisioterapista che li sostiene durante l’attività motoria, una volontaria squisita, dolce e affettuosa esperta in logopedia e quattro operatori socio sanitari (oss). In tutto – aggiunge – mettiamo a loro disposizione un gruppo di circa 15 persone, tra volontari e professionisti. Insieme siamo riusciti in poco tempo a elargire a questi ragazzi energia, vita e vitalità, tant’è che vengono qui e la sera non vorrebbero più andare via».

A confermare le affermazioni del presidente Farfaglia sono stati gli stessi ospiti del Centro diurno. «Noi qui – ha dichiarato ad esempio Michela – ci troviamo benissimo, è come se stessimo in famiglia. Ci divertiamo molto, ascoltiamo quello che ci dicono le maestre e facciamo un sacco di attività». Dello stesso tenore le affermazioni di Maria Grazia. «Anch’io non vedo l’ora di venire qui al Centro diurno. A me piace molto lavorare, ma anche colorare, disegnare e ballare». Concetti ribaditi anche da Francesco, altro ospite della struttura. Attualmente i 650 metri quadri dell’edificio propongono al loro interno spazi didattici, aule dedicate ai laboratori e una mensa sociale. A breve all’associazione Il Dono dovrebbe essere assegnata anche l’area verde circostante, in modo da consentirle di ampliare ulteriormente le attività e il proprio raggio d’azione a favore della comunità.

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