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Siti archeologici minori del Vibonese al centro del concorso dell’associazione Armos di Rombiolo: ecco i vincitori

Nell’ambito del contest ha primeggiato il videoreporter di LaC Tv, Caracciolo con uno scatto dedicato alla suggestiva necropoli di Torre Galli. Sul podio anche le foto dell’architetto Staropoli e l’archeologa Preta

Siti archeologici minori del Vibonese al centro del concorso dell’associazione Armos di Rombiolo: ecco i vincitori

È stato dedicato ai siti culturali minori dell’altopiano del Poro il secondo concorso fotografico promosso dall’ Archeoclub d’Italia aps – “Armos” sede di Rombiolo. Un percorso che si è concluso con la cerimonia di premiazione e la presentazione del calendario associativo a Pernocari. L’evento è stato realizzato grazie al contributo della presidenza del Consiglio regionale della Calabria e del supporto dell’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Vibo Valentia e del patrocinio gratuito dei comuni di: Rombiolo, San Calogero, Limbadi, Zungri, Filandari, Zambrone, Ricadi, Drapia e Spilinga.

La valorizzazione dei beni archeologici

Il contest puntava alla tutela, promozione e valorizzazione dei beni archeologici, storico – architettonici ricadenti nell’altopiano del Poro e, nello specifico, l’area geografica che comprende i comuni di: Tropea, Nicotera, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, Briatico, Limbadi, Drapia, Zungri, Joppolo, Filandari, Zambrone, Spilinga, Parghelia e Zaccanopoli. I lavori sono stati vagliati da una commissione giudicatrice composta dall’architetto Rosario Direnzo, dall’operatore di ripresa e montatore Raffaele Lo Giudice, dal fotografo Pasquale Pitti (anche presidente dell’associazione Grandangolo di Vibo Valentia) e dall’archeologo Manuel Zinnà.

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La cerimonia finale

L’appuntamento, che ha chiamato a raccolta un numeroso pubblico, ha vantato anche l’allestimento delle foto protagoniste del concorso. Presente l’amministrazione comunale di Rombiolo compreso il sindaco Caterina Contartese che nei suoi saluti istituzionali ha espresso i più vivi complimenti per la riuscita del concorso. I primi tre classificati del secondo concorso fotografico sono stati premiati con delle sculture di donna in terracotta realizzate dal maestro Pantaleone Rombolà.

I vincitori

Al primo posto la foto del videoreporter di LaC Tv, Saverio Caracciolo con la “necropoli di Torre Galli” – comune di Drapia: nell’altopiano di Torre Galli sono state rinvenute, nel mese di settembre 2024, oltre 30 tombe sia a fossa e sia a bara di legno. Si tratta di una foto aerea con drone, che comprende l’intera area di scavo della necropoli del periodo del X e IX sec. A.C.

Al secondo posto lo scatto dell’architetto Ferdinando Staropoli con “Torre Galli” – comune di Drapia. Un panorama essenziale e suggestivo cattura la magia del tramonto calabrese. La sagoma della chiesetta di Sant’Agostino e i pini si fondono con l’orizzonte avvolto da una morbida foschia, mentre il vulcano Stromboli si erge in lontananza come un guardiano silenzioso. L’ immagine evoca un senso di pace e contemplazione, celebrando la bellezza senza tempo. Il fotografo è fuori sede, ha ritirato il premio la figlia.

Medaglia di bronzo per la foto dell’archeologa Mariangela Preta con “Torre Parnaso” Comune di Joppolo: vista dal mare della torre costiera del XVI sec, assente per un impegno inderogabile ha ritirato successivamente il premio presso la sede dell’associazione. L’appuntamento è stato moderato da Stefano Mandarano, caporedattore LaC mentre le foto sono state commentate da Simona Maiorano, socia Archeoclub.

La valutazione dei lavori

Un lavoro certosino descritto dalla commissione esaminatrice che ha rimarcato i criteri di selezione e le motivazioni che hanno decretato le foto vincitrici. Nello scatto di Caracciolo un’archeologa lavora all’interno di una tomba di un guerriero nella necropoli di torre Galli. La professionista ha portato alla luce vari oggetti, in particolare delle coppe ioniche. A fare da cornice all’evento, le poesie della studentessa liceale Emanuela Pontoriero, molto apprezzate dai presenti.

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