sabato,Dicembre 14 2024

Mensa scolastica e trasporto pubblico, servizi contestati dai genitori degli alunni di Cessaniti e Pannaconi

Missiva di protesta inviata ai vertici di Asp, Comune, Ufficio scolastico regionale e Istituto Comprensivo di Rombiolo. Chiesta la rideterminazione delle tariffe e l’abbattimento di ogni forma di discriminazione per i minori. Esposto anche in Procura per interruzione di pubblico servizio

Mensa scolastica e trasporto pubblico, servizi contestati dai genitori degli alunni di Cessaniti e Pannaconi

Proteste a Cessaniti e nella frazione di Pannaconi da parte di oltre trenta familiari degli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado contro il servizio di refezione scolastica (mensa) e il trasporto degli alunni, oggetto di una circolare dell’Istituto Comprensivo Statale di Rombiolo. In particolare, per il servizio mensa i genitori degli alunni contestano la circolare nella parte in cui “chi non vuole usufruire del servizio mensa e non accetta le condizioni di mangiare il panino in aula può uscire durante l’orario mensa per pranzare autonomamente a casa”. Al centro delle rimostranze anche “la divisione del refettorio in aree separate, l’una destinata ai minori clienti del servizio (refettorio), l’altra (aula) ai minori auto-refezionati”, oltre alla previsione della circolare secondo la quale “i minori che non usufruiscono del servizio mensa dovranno pranzare durante l’orario che deve essere dedicato alla didattica”. Contestata anche la circolare laddove prevede che ai minori che non usufruiscono del servizio mensa è consentito pranzare in classe con il solo panino dieci minuti prima della fine delle lezioni, recandosi poi anche loro nel locale adibito a refettorio per guardare i compagni consumare il pasto della mensa. Le rimostranze dei genitori sono state racchiuse in una missiva inviata al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Vibo, ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, all’Ufficio Scolastico della Calabria e al dirigente dell’Istituto Comprensivo di Rombiolo. I genitori degli alunni sottolineano che “l’orario dedicato alla refezione scolastica è incluso nell’orario scolastico e di conseguenza la scuola è obbligata a garantire anche agli alunni che non si avvalgono del servizio mensa di poter usufruire del servizio di istruzione durante tutto l’orario previsto”. 

Il Ministero dell’Istruzione, del resto, ha da tempo riconosciuto il “diritto degli alunni di consumare il cibo portato da casa ed ha confermato la possibilità di consumare cibi portati da casa, dettando però alcune regole igieniche ed invitando i dirigenti scolastici ad adottare una serie di conseguenziali cautele e precauzioni”. Il tempo mensa, dunque, è a tutti gli effetti “tempo scuola” e per questo i genitori degli alunni chiedono il rispetto del “diritto legittimo dei minori ad essere ammessi a consumare i propri pasti di preparazione domestica nel locale adibito a refettorio, unitamente ai compagni di classe, non in modalità solitaria e soprattutto sotto la vigilanza e con l’assistenza educativa dei propri docenti per poter condividere appieno dei contenuti educativi e formativi tipici del tempo mensa”. Da qui anche la richiesta dell’abbattimento di qualsiasi comportamento discriminatorio fortemente lesivo per i minori, atteso che nessuna norma contempla “una modalità solitaria di consumazione del pasto”, dovendosi invece, per quanto possibile, garantire da parte dell’amministrazione scolastica la consumazione dei pasti degli studenti in un tempo condiviso che favorisca la loro socializzazione. Chiesta infine al sindaco di Cessaniti anche la rideterminazione delle tariffe per il servizio mensa (attualmente 3 euro ad alunno contro 1,50 dello scorso anno) e del trasporto scolastico (trenta euro mensile a studente) stabilite con delibera di giunta dal commissario straordinario e confermate dall’attuale primo cittadino Enrico Sorrentino. I genitori chiedono in particolare l’applicazione delle tariffe per la mensa e per il trasporto scolastico in base alle fasce di reddito delle famiglie così come avviene in tutta Italia.
Riguardo il servizio di trasporto degli alunni si registra inoltre un esposto inviato anche alla Procura di Vibo Valentia per denunciare l’interruzione del servizio pubblico, atteso che di recente nel corrente mese di dicembre per ben due volte lo scuolabus, che effettua la tratta Cessaniti-Pannaconi-Mantineo-Piana Pugliese, ha subito un guasto, costringendo così i ragazzi a chiamare i genitori per poter fare rientro a casa. Nei giorni successivi, quindi, in attesa della riparazione del guasto, l’autista del mezzo ha informato i genitori della sospensione del trasporto per l’orario di uscita dei ragazzi, causando ulteriori gravi disagi in quanto alcuni studenti non hanno potuto raggiungere l’istituto scolastico poiché alcune famiglie sono sprovviste di mezzi propri di trasporto.

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