InOndaAzioni, studenti vibonesi realizzano e presentano la loro prima web radio
Presente il vescovo Nostro il quale ha suggerito ai ragazzi di raccontare le realtà positive e le eccellenze locali. Il presule ha inoltre proposto una collaborazione tra la web radio scolastica e il suo progetto di dirette televisive per la diocesi
L’Istituto di istruzione superiore Itg, Iti e Ite di Vibo Valentia ha avuto l’onore di accogliere monsignor Attilio Nostro, vescovo di Mileto. Il presule, impegnato nella sua missione pastorale, ha scelto di rivolgere la propria attenzione a un progetto che si inserisce a pieno titolo tra le innovazioni educative di questa generazione: la creazione di una web radio scolastica, realizzata e gestita dagli studenti dell’indirizzo di grafica e comunicazione.
Non si tratta di una semplice iniziativa didattica, ma di un progetto che, nell’era digitale, si propone come una riflessione consapevole sull’utilizzo dei media. La web radio è un canale che, oltre ad offrire intrattenimento, diventa uno strumento di educazione sociale e inclusiva, uno strumento che permette ai giovani di esplorare e sviluppare non solo competenze tecniche e professionali, ma anche un approccio consapevole alla comunicazione e alla società.
Gli studenti, impegnati nella realizzazione di contenuti che spaziano dalla cultura all’attualità, dai temi sociali a quelli educativi, non solo imparano a produrre e gestire contenuti digitali, ma acquisiscono un bagaglio di conoscenze che li prepara ad affrontare il mondo del lavoro. Si tratta di un’esperienza che li rende protagonisti attivi di una realtà che supera le barriere geografiche della radio tradizionale, portando la voce della scuola ben oltre i confini fisici dell’Istituto.
Un’opportunità per i ragazzi di sviluppare capacità organizzative, comunicative e tecniche, ma anche di vivere una forma di comunicazione che promuove il dialogo e la partecipazione collettiva.
Il progetto, che ha visto anche la realizzazione in loco di un podcast particolarmente toccante sui temi della disabilità, ha ottenuto il plauso del vescovo, che ha sottolineato la necessità di dar voce anche alle storie positive, quelle che spesso sfuggono all’occhio dei media. «La narrazione mediatica – ha osservato monsignor Nostro – è spesso invasa da tragedie, da storie di morte e violenza. È giusto, certo, non dimenticare le sofferenze, ma è altrettanto importante raccontare le storie di chi, con il sacrificio e l’impegno, contribuisce a far crescere la nostra terra».
Proprio per questo, ha esortato gli studenti a guardare con occhi nuovi alla Calabria, suggerendo di raccontare le realtà positive e le eccellenze locali, come quelle che, spesso nell’ombra, ottengono successi internazionali. La visione che il vescovo ha voluto trasmettere è chiara: l’importanza di fare emergere la bellezza che nasce dal nostro territorio, la determinazione delle nostre imprese, dei nostri giovani, delle nostre storie.
Mons. Nostro, entusiasta dell’iniziativa, ha proposto anche una collaborazione tra la web radio scolastica e il suo progetto di dirette televisive per la diocesi. Una rete che metta in comunicazione le giovani generazioni con la cultura, la spiritualità e la comunità ecclesiastica. Un’opportunità per fare della scuola un luogo non solo di formazione professionale, ma anche di educazione civica e sociale, capace di alimentare quel ponte tra il mondo dei giovani e la comunità che è sempre più necessario.
La visita del Vescovo segna l’inizio di una collaborazione che si tradurrà in una sinergia proficua tra scuola e Chiesa. Un’alleanza che ha come obiettivo la costruzione di una società più inclusiva, più informata e più consapevole, dove la comunicazione non è solo uno strumento, ma anche un modo per essere vicini agli altri, per abbattere le barriere, per promuovere i valori di solidarietà e impegno civico.
La web radio, quindi, non è solo un esperimento tecnologico, ma un’iniziativa che prepara i giovani a diventare esperti di comunicazione e, nel contempo, cittadini responsabili. È una sfida che guarda al futuro, che insegna a guardare oltre l’immediato e a costruire una società migliore, attraverso la creatività, la collaborazione e, soprattutto, l’impegno.
«Non solo professionisti, ma cittadini del mondo», ha concluso mons. Nostro, esortando i ragazzi a continuare su questa strada, senza mai dimenticare che la comunicazione deve essere, prima di tutto, un servizio alla comunità. La scuola, insomma, non è solo un luogo di apprendimento, ma una fucina di idee, un laboratorio in cui costruire il futuro, giorno dopo giorno, insieme.