sabato,Novembre 30 2024

Il vibonese Emanuele Augurusa eletto vice presidente vicario del Movimento giovani dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti

Fautore di un’economia che sia particolarmente attenta alla lotta contro le povertà e le disuguaglianze, gli sono state assegnate cinque deleghe su scala nazionale

Il vibonese Emanuele Augurusa eletto vice presidente vicario del Movimento giovani dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti

Il vibonese Emanuele Augurusa eletto vice presidente vicario nazionale del Movimento giovani dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid). È quanto si legge in una nota che sottolinea il «percorso umano e professionale particolarmente apprezzato» di Augurusa, «che negli anni ha saputo sviluppare paradigmi innovativi di sostenibilità e responsabilità sociale nelle imprese grazie ai modelli di Restituzione generativa della Fondazione Antonio Emanuele Augurusa, di cui è fondatore e presidente».

Il neo vicepresidente si è visto assegnare «cinque deleghe che porterà avanti assieme al ruolo che dal 2021 ricopre come presidente del gruppo regionale Ucid Calabria». Tra le deleghe assegnate, anche quella alle Relazioni con l’Unione internazionale cristiana dei dirigenti d’impresa (Uniapac), attraverso la quale – si legge nella nota «Augurusa svilupperà le relazioni internazionali con il gruppo globale dei dirigenti e imprenditori cristiani per la creazione di un International Youth Group». Di sua competenza saranno anche i settori Attrazione degli investimenti responsabili, Attività culturali, Lavoro e Sostenibilità, Esg e transizione ambientale.

Nelle vesti di vicepresidente nazionale, oggi parteciperà all’Assemblea pubblica nazionale del Movimento Giovani dal tema “L’Economia della vita”, che vedrà come relatori anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani. Nel corso della conferenza Augurusa illustrerà «il suo paradigma della Restituzione generativa e i suoi modelli applicativi volti a sradicare le povertà e ridurre le disuguaglianze in ogni loro forma per dare corpo ad un’economia che sappia farsi vera alleata della vita umana».

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