Natura e spiritualità, il sentiero Frassati incanta i visitatori: «Rapiti dalla bellezza dei boschi serresi»
L'ultima escursione dell'associazione Vivi Serra San Bruno ha registrato 68 partecipanti provenienti da ogni angolo della Calabria. Il presidente Papasodaro: «Pronti a presentare un ricco calendario per il 2025»
È stata tra le escursioni più apprezzate e anche più partecipate del calendario 2024. Quella del sentiero Frassati, realizzata nel territorio di Serra San Bruno dall’associazione Vivi Serra San Bruno, ha registrato 68 presenze. Una giornata dedicata alla storia e anche alle bellezze paesaggistiche che l’autunno serrese riesce ad assicurare ai visitatori. Il sentiero è dedicato ad una figura molto amata dalla Chiesa ovvero a Pier Giorgio Frassati, beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1990. È considerato, ancorché non canonizzato, uno dei santi sociali torinesi. Frassati trovava nella forza della natura un richiamo ai valori dello spirito. E la natura rigogliosa dei boschi montani vibonesi ha garantito ai partecipanti quest’esperienza unica.
Natura e spiritualità: ecco il sentiero Frassati
«Raccontare l’intreccio tra natura e spiritualità, di cui molti non erano a conoscenza, ha entusiasmato tutti i partecipanti arrivati da ogni parte della Calabria», spiega il presidente del sodalizio, Mario Papasodaro aggiungendo: «Abbiamo raccontato i motivi che hanno spinto alla realizzazione del sentiero qui a Serra, le particolarità del percorso che di snoda lungo 20 chilometri». L’occasione per illustrare la storia locale, il grande lavoro dei maestri scalpellini serresi, il ruolo del Santuario di Santa Maria del bosco fortemente voluto da San Bruno per raccogliere i monaci in preghiera.
Gli escursionisti hanno apprezzato la varietà del territorio: «Quando ci siamo addentrati nel bosco, ci siamo ritrovati in una vera e propria foresta con enormi alberi, abeti secolari con cime record. Proseguendo, i partecipanti hanno ammirato stupiti i meravigliosi altiforni delle reali ferriere di Mongiana dove si racchiude parte del nostro grande storico passato. Quindi il Museo delle armi e il suggestivo largo Sambuco con il suo scenario mozzafiato. Siamo orgogliosi – spiega Papasodaro – che il gruppo abbia compreso a pieno il nostro intento, ovvero promuovere le località e al contempo il bagaglio di storia e cultura che possiedono». Per il 2025, l’associazione promette tante novità: «Stiamo preparando un ricco calendario con nuove escursioni ed eventi, incontri con altre associazioni per fare rete e confrontarsi. Solo così si cresce», conclude il presidente di Vivi Serra.
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