Natale sta arrivando ma non a Vibo Marina: caos viabilità e incuria. La rabbia dei residenti: «Trattati come un quartiere dimenticato»
Diversi cantieri aperti mettono a dura prova soprattutto i commercianti che si rivolgono al Comune: «Non bastava il degrado di alcune zone, adesso anche spostarsi è diventato un problema»
«Io invito questa amministrazione, che ha giustamente fatto una parata dopo la vittoria, a prendere realmente visione di Vibo Marina e di non trattare questa frazione come se fosse un quartiere di poco conto». È l’amaro commento rilasciato ai nostri microfoni da uno dei commercianti di Vibo Marina in questi giorni di caos legato alla viabilità per via dei numerosi cantieri di riqualificazione urbana che insistono lungo le vie principali.
«Via Cristoforo Colombo, via Michele Bianchi, via Emilia sono il cuore del commercio di Vibo Marina – spiega Mino De Pinto, coordinatore provinciale della Lega -. Qui ci sono cantieri che sono aperti da mesi e non abbiamo risposte circa la fine dei lavori. Oltretutto – continua – si avvicina il Natale e mentre a Vibo Valentia si punta a decorare e illuminare al meglio, qui a Vibo Marina ci presentiamo a queste festività con le solite zone lasciate nel degrado, restringimenti e aree sterrate prive di pavimentazione stradale e in attesa di un completamento che chissà quando arriverà».
Gli interventi per la realizzazione della rete gas di Vibo Marina erano stati interrotti nel periodo estivo, così come prescritto dagli uffici comunali; a far montare la rabbia dei cittadini sono però soprattutto le condizioni in cui i cantieri sono stati lasciati tra buche esposte sul manto stradale, polvere e scavi transennati tra marciapiedi e parcheggi.
Una situazione che preoccupa certamente i commercianti, ma che è vissuta con tristezza anche dai residenti: «Per me è una vergogna perché non è così che si fa, i lavori si iniziano e si portano a termine – commenta un cittadino vibonese -. Tra lavori in corso e mai completati non si può più camminare a Vibo Marina. Per non parlare della polvere che entra nelle case, il rumore continuo e le auto che sempre di più subiscono danni a causa dell’incuria in cui versano le strade».
«Chiediamo solo un maggiore senso civico per questa frazione, che sia più tutelata, che venga ripulita e messa in sicurezza – chiosa De Pinto -. Il problema del degrado è atavico e non ha colore politico. Sono quarant’anni che denunciamo queste problematiche. Serve una programmazione seria e i fondi ci sono. Lo dobbiamo anche alle future generazioni. Si parla sempre di turisti ma la città la viviamo prima di tutto noi, e se viviamo bene noi abbiamo la voglia di far crescere qualsiasi tipo di attività ed economia».