«Vestita di bianco, con la pelle scura, 15 o 16 anni»: Paravati festeggia l’anniversario della statua della Madonna così come la descriveva Natuzza
Nel novembre del 1993 l'esposizione dell'effige realizzata dal maestro Conrad Moroder con le indicazioni della Serva di Dio. Oggi dalle prime luci dell’alba flusso di pellegrini verso la Villa della Gioia, ci sono anche i membri dei Cenacoli mariani sorti nel mondo per volontà della mistica
Stamane Paravati si prepara a vivere l’ennesima testimonianza di fede sotto l’egida della Serva di Dio Natuzza Evolo. Lo dimostra il gran numero di pellegrini che fin da ieri sera sta giungendo in questa sparuta terra di Calabria, proveniente dall’Italia e dall’estero. Il tema, le celebrazioni per la commemorazione del 31esimo anniversario dell’arrivo nella popolosa frazione di Mileto della statua della Vergine “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” nelle sembianze di una giovinetta, così come appariva in vita alla mistica con le stigmate, morta il primo novembre del 2009, nel giorno della festa di Tutti i Santi.
È, questo, uno dei momenti più significativi e attesi dal variegato popolo che si rifà al carisma di Mamma Natuzza. Tra lo stuolo di fedeli che si stanno riversando in questi momenti nella Villa della Gioia, i tanti appartenenti ai Cenacoli mariani sorti in ogni parte del mondo per volontà della stessa umile donna di Paravati. La struttura religioso-socio-assistenziale ha, per l’occasione, aperto i cancelli sin dalla prima mattinata. I fedeli potranno render visita alla sua tomba ubicata all’interno della vicina casa per anziani “Monsignor Pasquale Colloca”.
L’effigie della Madonna è stata realizzata a Ortisei dal maestro Conrad Moroder, su precisa disposizione e indicazione della Serva di Dio. «La Madonna – amava spiegare con candore e con il volto luminoso – è bellissima! Mi appare come una ragazza di 15-16 anni, vestita di bianco, con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce: “Io sono la Mamma tua e di tutto il mondo. Io sono il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime“». L’effigie della madre di Gesù propone, nello specifico, una Vergine bambina appositamente sorridente, in cammino, con le braccia aperte e leggermente inclinata in avanti, come una mamma che si piega ad accogliere i propri figli. Quel 13 novembre del 1993, nel giorno del suo festoso arrivo a Paravati, fu l’allora vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Domenico Tarcisio Cortese, ad impartire alla scultura la solenne benedizione e a consentirne l’esposizione alla pubblica venerazione. Un compianto ed indimenticato presule del quale, tra l’altro, proprio domani 11 novembre ricorrerà l’anniversario della sua dipartita terrena, avvenuta nel 2011.
Le commemorazioni di oggi prenderanno il via alle ore 11 con la celebrazione eucaristica all’aperto, dal sagrato del santuario mariano della Villa della Gioia. Quest’anno, a presiedere la sacra funzione sarà il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, in sostituzione del vescovo Attilio Nostro, a sua volta impegnato a celebrare messa all’interno della basilica cattedrale di Mileto, nell’ambito della 74esima Giornata del Ringraziamento animata dalla Coltivatori Diretti. A Paravati i festeggiamenti per l’arrivo della statua della Vergine bambina proseguiranno in serata, con la messa delle ore 18 all’interno della “Grande chiesa”.