Intelligenza artificiale contro la violenza di genere: confronto da Vibo con l’eurodeputata Giusi Princi per discutere di tutele e di vuoto normativo
La conferenza promossa dal Comitato pari opportunità dell'Ordine degli avvocati ha riunito esperti e studenti del liceo Capialbi per discutere l'uso dell'IA tutelando le vittime e garantendo un utilizzo etico e sicuro delle nuove tecnologie
«La tutela dei diritti della persona e, in particolare, delle donne, è di grande interesse e non ha certamente un colore politico». Così l’eurodeputata Giusi Princi ha introdotto i lavori della conferenza di Bruxelles dal titolo “Intelligenza artificiale per il cambiamento: combattere la violenza di genere con l’innovazione”. Dopo aver ringraziato per la presenza da remoto l’Istituto Vito Capialbi, il Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Vibo, con cui ha promosso il collegamento, e l’Ordine degli avvocati e la Scuola forense, Princi ha tracciato l’inizio di un dialogo sul tema volto ad analizzare il contrasto alla violenza sulle donne.
La presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Vibo, Giusi Fanelli, si è detta «entusiasta per la riuscita della giornata che si è rivelata interessante e di confronto ad ampio respiro internazionale su una tematica di grande attualità». Hanno preceduto il collegamento i saluti istituzionali della vicepresidente Gabriella Riga, della segreteria Rosalba Polistena, del consigliere regionale Michele Comito, del direttore della Scuola forense, Antonello Fuscà, e del presidente del Coa, Franco De Luca. «L’evento – hanno fatto sapere gli organizzatori – ha fatto emergere la necessità di un dialogo tecnico poiché attualmente l’Unione Europea non dispone di una legislazione specifica che disciplini l’uso dell’IA per combattere la violenza di genere».
«Obiettivo dell’incontro – hanno poi aggiunto gli organizzatori nel comunicato stampa – è stato quello di gettare le basi per una proposta che possa colmare questo vuoto, creando un quadro normativo in grado di tutelare le vittime e garantire un utilizzo etico e sicuro delle nuove tecnologie». La conferenza, ha sottolineato poi Fanelli, «è stata un’importante occasione di confronto tra eurodeputati, accademici ed esperti nazionali e internazionali sul tema, nonché un momento di alta sensibilizzazione e confronto che ha visto il coinvolgimento di giovani, obiettivo principale su cui punta la politica forense del Comitato che in questa occasione lancia un ponte con l’Europa che ha visto Vibo Valentia e la classe forense presente, unitamente agli studenti del liceo statale Capialbi di Vibo Valentia».
«Con oggi – ha poi concluso Fanelli – abbiamo dato il via a una serie di eventi che verranno realizzati in questo mese di novembre, in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli avvocati e le scuole, e che culmineranno con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma che non si esauriranno solo nella data del 25 novembre. Il tema – ha sottolineato – è da affrontare costantemente, con un progetto di cittadinanza sociale attiva e qualificata, ma soprattutto consapevole che possa tracciare sicurezza e fiducia negli strumenti di prevenzione e di giustizia per chiunque sia vittima di violenza o di qualsiasi forma di discriminazione e/o abuso».
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