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La storia del monumento ai caduti di Vibo Valentia: un omaggio eterno al sacrificio nei conflitti mondiali

Furono 280 i vibonesi che persero la vita nelle due guerre. I loro nomi sono scolpiti nel memoriale inaugurato nel 1938 dove ogni 4 novembre si svolge una cerimonia commemorativa

La storia del monumento ai caduti di Vibo Valentia: un omaggio eterno al sacrificio nei conflitti mondiali

Il tributo di sangue versato dai vibonesi nei due conflitti mondiali fu ingente. I nomi dei 280 caduti sui vari fronti di guerra, 207 nella Prima Guerra Mondiale e 73 nella II Guerra Mondiale, sono scolpiti nelle lastre di marmo del monumento eretto per tenere vivo il loro ricordo.  Un monumento/altare realizzato in travertino e commissionato nel 1924 allo scultore Ermanno Germanò. Furono necessari ben 14 anni prima che il monumento venisse completato; l’inaugurazione dell’opera avvenne infatti nel 1938. 

E’ formato da tre parti principali: voluta, stelo quadrilatero, basamento a due gradoni con una piccola aiuola sul davanti. Vi sono tre lastre in rilievo; la lastra centrale rappresenta una figura maschile, che è sia angelica che eroica, con sulle spalle una cornucopia che getta a cascata spighe e alloro. Venne inaugurato il 23 marzo 1938 con la benedizione di mons. Pietro Albera in presenza delle massime autorità politiche locali e di moltissimi cittadini, in quanto quel giorno, che cadeva di mercoledì, a Vibo si svolgeva il mercato agricolo. 

Inizialmente la collocazione doveva essere in via San Francesco, accanto alla chiesa del SS. Rosario ove erano custoditi i registri con i nomi dei caduti nella prima guerra mondiale, ma in seguito il podestà cittadino, Lorenzo Scrugli, fece gettare le fondamenta del monumento in piazza XXIV Maggio, ove per raggiungerlo partendo dall’allora palazzo municipale posto in Largo Intendenza, bisognava percorrere una scalinata composta da sessanta gradini.

 Sul retro del monumento è posta una targa in pietra con inciso “Roma i padri, l’Italia i figli, nomò valenti contro il nemico. Vincenzo Franco poeta di Monteleone”. Ad alcuni caduti, protagonisti di particolari gesti eroici, sono state anche intitolate vie, scuole, lapidi: Buccarelli Edmondo (scuola elementare), Cortese Vinicio (una via), Nazzareno Cremona (villa comunale), Papandrea Saverio (lapide), Trentacapilli Raffaele (scuola primaria). Ad altri caduti sono intitolati gli alberi del Viale delle Rimembranze. Anche alcune banchine del porto di Vibo Marina portano i nomi dei caduti insigniti di medaglia d’oro: Cortese, Buccarelli, Papandrea. 

Il monumento è stato oggetto di restauro nel 2013 e presso di esso, ogni 4 novembre, si svolge la manifestazione celebrativa, nel corso della quale si procede alla deposizione di una corona d’alloro e alla lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa.

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