martedì,Dicembre 3 2024

Mileto, prosegue la protesta dei proprietari di terreni agricoli costretti al pagamento dell’Imu

Oggetto della controversia il periodo 2017-2023. I cittadini interessati obiettano al sindaco e sventolano le sentenze a favore ottenute in primo grado

Mileto, prosegue la protesta dei proprietari di terreni agricoli costretti al pagamento dell’Imu

Non si ferma la protesta di numerosi proprietari terrieri di Mileto, chiamati dal Comune a pagare l’Imu (Imposta municipale unica) per il periodo 2017-2023. Alla base della diatriba, portata avanti anche a colpi di carta bollata, la convinzione di non dover sborsare nulla al riguardo, visto che gli appezzamenti interessati, pur inseriti nel vecchio Piano regolatore generale come edificabili, in realtà non lo sono in quanto per la Legge regionale urbanistica 19/02, articolo 65, risultano “Agricoli” nelle more dell’approvazione del Piano strutturale comunale, che per Mileto è avvenuta nel febbraio 2024. Recentemente i proprietari in questione si sono rivolti a IlVibonese.

Subito dopo la replica del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il quale tra le altre cose ha sottolineato che l’articolo di legge richiamato è ben conosciuto dall’Ufficio Tributi comunale. Oggi l’ulteriore intervento dei cittadini coinvolti, i quali ci tengono a specificare che l’articolo 65 nel corso degli anni ha subito notevoli modifiche, in ultimo con Legge regionale 28/2016, che sancisce «che i terreni ricadenti nel Prg in zona C (per i quali non sono stati richieste trasformazioni) e D sono da dichiarare agricoli. Infatti – rimarcano – fino al 30 novembre 2021 l’Ufficio Urbanistica comunale ha rilasciato per i suddetti terreni certificati di destinazione urbanistica, considerandoli agricoli e applicando la legge. Ci chiediamo come mai dal 2022 ( sempre facendo riferimento al Prg)  tale Ufficio rilascia per i terreni in questione certificati di destinazione urbanistica considerandoli Zone Bianche, quando nelle stesse certificazioni si fa riferimento all’articolo 65 della predetta Legge come modificato dalla 28/2016, per la quale devono essere considerati agricoli

A seguire, la loro puntualizzazione su alcune affermazioni del sindaco, nello specifico riguardo al fatto che l’Ufficio Tributi avrebbe vinto tutti i ricorsi ad oggi discussi. «Facciamo presente – dichiarano al riguardo i proprietari terrieri – che alla data del 20 settembre 2024 (sentenza n. 1018/2024, sentenza n. 1058/2024 ecc…) una serie di ricorsi sono stati accolti dalla Corte di Giustizia tributaria di primo grado di Vibo Valentia, con conseguente risarcimento del danno. Nel contempo, prendiamo atto del fatto che il sindaco ha dichiarato di impegnarsi a diminuire, per gli anni 2017/2023, di 1/3 l’imposta per i terreni oggetto della discussione. Ma trattasi sempre di un’imposta ingiusta per i motivi di cui sopra». Il loro intervento si conclude dichiarando la propria disponibilità a un confronto «con il sindaco Giordano, il responsabile dell’area Tributi e quello dell’area Urbanistica».

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