Slow Food stila la classifica 2025 delle migliori osterie, ecco quali sono le new entry nel Vibonese
Nella guida "gialla" un totale di 73 insegne del cibo buono, pulito e di gusto regionale calabrese. Inserite anche 4 morzellerie e 11 strutture della nuova categoria "Locali quotidiani"
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Sono tre le new entry vibonesi raccontate nel sussidiario del mangiarbere all’italiana, presentato ieri a Milano. Nella guida “gialla” Osterie d’Italia 2025 di Slow Food Editore Le Breste (Drapia), Masseria Monte Poro (Monte Poro) e Osteria Vecchi Tempi (Vibo Valentia). Nelle nuova categoria denominata “Locali quotidiani” figura inoltre Fabbrica (Vibo Valentia).
In Calabria sono 58 le osterie calabresi recensite, di cui 13 sono Chiocciole (massimo riconoscimento). Nella guida anche 4 morzellerie e 11 locali quotidiani per un totale di 73 insegne del cibo buono, pulito e gusto regionale. È una Calabria che si «caratterizza per un grande fermento e piena consapevolezza» quella raccontata da Osterie d’Italia 2025 durante la presentazione, alla presenza dei curatori nazionali della guida, Eugenio Signoroni e Francesca Mastrovito, del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini e della presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini.
Un viaggio ideale dal Pollino allo Stretto le insegne più autorevoli dove sedersi a tavola per incontrare i valori e la filosofia di Slow Food, ovvero il cibo buono, pulito e giusto che «valorizzando la tradizione – afferma Vincenzo Alvaro, coordinatore regionale di Osterie d’Italia per la Calabria – con intelligenza le proposte che oggi emergono per maturità e modernità. Un crescendo di espressività e visione che mantiene fermi i capisaldi della ristorazione regionale, ma si arricchisce di contaminazioni anche etniche, frutto della tradizione delle minoranze linguistiche come la arbereshe, la grecanica e l’occitana, che ne impreziosiscono la proposta e sottolineano una identità che non ha mai ceduto alle mode, rimanendo solida e vivace allo stesso tempo». Ma c’è di più, gli indirizzi segnalati in guida per la Calabria non sono solo insegne del mangiar bene, ma in molti luoghi le osterie sono diventate «spazio di animazione sociale – aggiunge Alvaro – consentendo a borghi e centri storici di riscoprire la bellezza, il ruolo sociale della ripartenza e la valorizzazione della gastronomia locale e la dimensione abitativa».
Le Chiocciole calabresi e le new entry su LaCNews24.it.
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