Barche d’epoca: a Vibo Marina il panfilo inglese costruito 100 anni fa e che fu anche della famiglia Pirelli
Lo yacht a vela “Yali”, interamente in legno, fu realizzato nel 1924 nel Regno Unito. I segni lasciati dalla Seconda guerra mondiale e il passaggio nelle mani di una delle famiglie industriali italiane più potenti
Per gli amanti della vela rappresenta un pezzo di storia. Ed è stato possibile ammirarlo nel porto di Vibo Marina. Un panfilo di 30 metri con lo scafo tutto bianco e la poppa slanciata, interamente costruito in legno con chiodature di bronzo e ottone, le ossature e la chiglia in olmo inglese, il fasciame in teck. Si chiama Yali e il tipo di barca è un “ketch”: venne costruito nel 1924 nei cantieri Camper e Nicholson di Gosport (Regno Unito) per sir A.L. Goodson, che lo tenne fino al 1928. Il suo nome di battesimo era Katleen e fu progettato per essere una comoda barca da crociera.
Dal 1938 al 1944 l’imbarcazione rimase in disarmo in Danimarca. La Seconda guerra mondiale aveva lasciato il segno: un proiettile di mitragliatrice durante un’incursione aerea aveva attraversato tutto lo scafo. Nel 1956 venne acquistato dall’ingegnere Leopoldo Pirelli, appartenente ad una delle più grandi ed importanti famiglie industriali italiane, che lo tenne fino agli anni ‘70.
Nel 1999 venne interamente restaurato dallo studio Faggioni Yacht Design di La Spezia. Per alcuni giorni la storica barca, con bandiera inglese, è rimasta ormeggiata nel porto di Vibo Marina al pontile “Marina Carmelo”, accanto al brigantino Florette, altro pezzo di storia della nautica, prima di salpare e fare rotta verso il Tirreno Settentrionale.
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