Pullman per gli studenti di Vibo, ora non rischiano di restare a piedi ma le criticità non mancano: orari delle corse incerti e pensiline inesistenti
Per ora è rientrato l’allarme sugli autobus sovraffollati dopo le lamentele di alcuni genitori. Ma i tanti ragazzi alla fermata sull'ex Statale 606 segnalano continui ritardi e la mancanza di infrastrutture idonee per l’attesa: «Quando piove qui è un disastro»
Qualche giorno fa, dopo essere usciti di scuola, erano stati lasciati a piedi perché il pullman di Ferrovie della Calabria, che avrebbero dovuto prendere per tornare a casa, era pieno come un uovo. «Aspettate il prossimo», gli fu detto dall’autista di quello in partenza. Ma altri bus non se ne videro e così ai ragazzi non restò che chiamare parenti assortiti o cercare un passaggio fino a destinazione. L’episodio scatenò la veemente protesta dei genitori che scrissero a Il Vibonese e si appellarono al prefetto, denunciando l’inammissibilità di un disservizio potenzialmente carico di rischi per i ragazzini che erano rimasti senza bus per rincasare a Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo. Nei giorni immediatamente successivi, grazie anche al risalto dato alla notizia dal nostro giornale, il problema è stato risolto, come confermano fonti interne agli istituti superiori da cui provenivano gli studenti rimasti a piedi.
Così, per avere un riscontro sul campo, ieri ci siamo recati proprio alla fermata degli autobus dove si era verificato il disservizio, lungo l’ex Statale 606 e vicino a tre istituti d’istruzione superiore: l’Ipseoa Gagliardi (che comprende l’alberghiero e l’agrario); il tecnico industriale e l’istituto tecnico per geometri. Qui quotidianamente gli studenti attendono i mezzi per tornare nelle loro abitazioni, situate spesso a molti chilometri di distanza. La nostra verifica sul posto ha confermato che, almeno per il momento, non ci sono stati ulteriori problemi e che gli studenti hanno potuto raggiungere casa senza difficoltà. Nonostante la situazione sembri effettivamente tornata alla normalità, restano alcune preoccupazioni tra gli studenti.
«È capitato più di una volta che qualcuno dei nostri compagni restasse a piedi perché l’autobus era pieno. Temiamo in realtà che possa succedere nuovamente» hanno raccontato i ragazzi. E ancora: «Il pullman arriva spesso in ritardo rispetto all’orario previsto e questo ci fa arrivare comunque tardi a casa». Un altro punto critico segnalato dai giovani riguarda le condizioni della fermata stessa e la mancanza di infrastrutture adeguate per l’attesa: «Il piazzale dove aspettiamo l’autobus non ha una tettoia. Quando piove è un disastro perché non abbiamo modo di ripararci e dobbiamo rimanere sotto la pioggia anche a lungo. Speriamo possano fare qualcosa ma non ne siamo convinti».