Mattia Massimo è un giovane pizzaiolo che ha puntato tutto sulla sua terra. Con la sua filosofia “zero sprechi”, fa diventare la pizza uno strumento per comunicare un messaggio (nell’Ode al Pomodoro, ad esempio, troviamo l’utilizzo dell’ortaggio al completo, senza scarti). L’impasto ha una lavorazione complessiva di 96 ore, per una pizza iper leggera e scioglievole al morso. Anche il lavoro sulle farciture è lodevole: i prodotti del territorio vengono abbinati in maniera riuscita e golosa. Da non perdere la Cetrarese, con pomodorini confit, olive schiacciate e filetti di tonno. In esordio consigliamo le frittatine di pasta e i “crunch”, quadrotti alti e croccanti con condimenti particolari, ottimi anche in versione dolce, come ricotta e caramello, per finire il pasto. Si accompagna la pizza con i cocktail o una selezione di birre made in Calabria.