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Ricadi, l’area fitness all’aperto nel fango dopo le prime piogge. L’opposizione: «Sperpero di fondi pubblici»

La minoranza aveva suggerito di installare l'attrezzatura dal valore complessivo di 30mila euro all'interno del cortile della scuola di Orsigliadi, «ampio e già dotato di parcheggio e illuminazione»

Ricadi, l’area fitness all’aperto nel fango dopo le prime piogge. L’opposizione: «Sperpero di fondi pubblici»

Il capogruppo di opposizione “Uniti per Ricadi”, Pasquale Mobrici, interviene in merito alla recente installazione dell’area fitness all’aperto, da parte del Comune, nei pressi del Calvario a San Nicolò di Ricadi, definendola come «uno spreco di soldi pubblici». Le attrezzature impiantate nel mese di luglio, fanno capo al finanziamento di 30mila euro che diversi Comuni italiani hanno ricevuto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo il consigliere, «l’operazione si è rivelata un clamoroso fallimento». L’area, «approntata su un terreno privo di pavimentazione – ha fatto sapere alla nostra testata -, si è subito trasformata in un pantano dopo le prime piogge. Le attrezzature, nuove di zecca, sono state abbandonate, senza neppure l’illuminazione pubblica, in mezzo al fango e a causa di adeguata protezione ora rischiano di deteriorarsi rapidamente».

Accesso all’area fitness pubblica

Mobrici, che ha documentato «come l’area fitness, anziché diventare un luogo di socializzazione e attività fisica sia di fatto impraticabile», non si è limitato a descrivere la situazione, ma ha anche lanciato un appello agli amministratori comunali per valutare una possibile soluzione. «Riteniamo che ci sia ancora tempo per rimediare a questo disastro. In particolare, abbiamo suggerito che l’Istituto comprensivo di Ricadi, nello specifico il plesso di Orsigliadi, avrebbe potuto rappresentare un luogo ideale per l’installazione dell’area fitness». Secondo quanto proposto dal capogruppo di opposizione, «il cortile dell’Istituto è abbastanza ampio da poter ospitare tutta l’attrezzatura acquistata e dispone di parcheggio e illuminazione». Tutti elementi che, secondo “Uniti per Ricadi” «avrebbero potuto garantire una fruizione adeguata delle attrezzature destinate alla popolazione residente e ai numerosi turisti che gravitano, specie in estate, sul nostro territorio».

Attrezzature senza pavimentazione adeguata

Eppure, per Mobrici, la questione va oltre «l’inadeguatezza logistica del progetto. Questa – sottolinea – è l’ennesima dimostrazione di come la gestione dei fondi pubblici nel nostro Comune sia carente e poco attenta alle necessità reali della popolazione. Ci siamo prodigati nel mettere in guardia l’amministrazione, ma le nostre segnalazioni sono cadute nel vuoto». In attesa di una risposta da parte del sindaco Nicola Tripodi e della giunta, Mobrici si dice «pronto a portare la situazione all’attenzione della cittadinanza. È tempo, infatti, che i cittadini di Ricadi sappiano come vengono gestiti i loro soldi e quali decisioni vengono prese a loro nome». Con «l’amara considerazione del comparto sportivo del Comune, ostaggio di inadempienze burocratiche e progettuali», la speranza di Mobrici è che ci sia ancora «margine per un cambio di rotta, prima che attrezzature e risorse pubbliche vadano completamente perdute in un terreno fangoso».

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