giovedì,Settembre 19 2024

Un mare di storia, la Guardia di finanza celebra i suoi 250 anni con un evento al Museo di Vibo

In programma una mostra dedicata alle attività portate avanti nel comprensorio e la presentazione del concorso “A scuola di legalità”. A conclusione, il concerto dell’orchestra del Conservatorio Torrefranca

Un mare di storia, la Guardia di finanza celebra i suoi 250 anni con un evento al Museo di Vibo
Il castello Normanno Svevo di Vibo, sede del museo nazionale Vito Capialbi

Il 19 settembre al Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, nell’ambito delle iniziative locali organizzate per il 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, si svolgerà un evento celebrativo nel corso del quale sarà inaugurata la mostra “Sinus Vibonensis. Un mare di storia”, con lo scopo di proiettare sul comune sfondo del mare: attività di controllo, tutela e valorizzazione del territorio vibonese.

L’iniziativa, con inizio alle ore 17.00, vedrà anche l’avvio di un concorso denominato “AmbientAzioni: a scuola di legalità con la Guardia di Finanza”, organizzato in collaborazione con l’Ambito territoriale di Vibo Valentia dell’Ufficio scolastico regionale, riservato agli alunni/studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Vibo Valentia e si concluderà con un concerto dell’orchestra di Fiati del Conservatorio di musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.

All’evento organizzato dal Comando provinciale e dal Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia in collaborazione con il Museo archeologico nazionale “Capialbi” di Vibo Valentia e l’ausilio del Comune di Vibo Valentia, dell’Ufficio scolastico regionale – Ambito territoriale di Vibo Valentia, nonché il Conservatorio di musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia saranno presenti il comandante regionale Calabria della Guardia di Finanza, generale di divisione Gianluigi D’Alfonso, il prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo e altre autorità civili, militari e religiose.

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