Sbv a un passo dalla chiusura, l’Associazione biblioteche: «La soluzione c’è ma la Regione non risponde. I Comuni si facciano sentire»
La sezione regionale del sodalizio guidato dal presidente Tarantino sollecita un incontro con tutti gli enti coinvolti per scongiurare l'epilogo peggiore: «Patrimonio di tutti che rischia di essere distrutto»
«Rinunciare a erogare un servizio di biblioteca è una resa all’ignoranza, uno schiaffo ai tanti bambini che vogliono ascoltare la lettura e la musica, agli anziani che vogliono perdersi in un libro, ai giovani che vogliono fare ricerca e approfondire gli studi, alle donne e uomini che hanno deciso di riparare al tempo perso seguendo un percorso un percorso di alfabetizzazione informativa, ai lettori curiosi di allargare gli orizzonti». Inizia così la lettera aperta a sostegno del Sistema bibliotecario vibonese, a firma di Raffaele Tarantino, presidente Associazione italiana biblioteche sezione Calabria.
Un appello per accendere i riflettori sul presidio culturale di Vibo, quello ospitato a Palazzo Santa Chiara, che rischia di scomparire per sempre dopo la bufera giudiziaria che ha investito i suoi vertici nel maggio scorso, al termine di una indagine per peculato. Già oberato dai debiti e vicinissimo alla chiusura, l’inchiesta rischia ora di essere il colpo di grazia per il Sistema bibliotecario.
«Chiudere una biblioteca significa distruggere un patrimonio pubblico, stoppare un modello con finalità educative, per contrastare l’analfabetismo funzionale e digitale e la marginalizzazione sociale, per lo sviluppo delle competenze, da rinnovare costantemente lungo il corso della vita». Ma significa anche «inviare un messaggio negativo all’opinione pubblica, un segno di miopia politica. La chiusura di una biblioteca è un attentato alla salute dei cittadini e al benessere della società», scandisce il presidente Tarantino.
L’analisi prosegue: «Il Sistema bibliotecario vibonese è un bene di tutti, in quanto alimenta le sorgenti della vita, della convivenza civile, della conoscenza e del dialogo». Proprio alla luce di questi motivi, è stato proposto, «insieme al Settore cultura della Regione, un protocollo d’intesa che aspetta di essere approvato dagli organi politici regionali dal dicembre scorso». Il referente Aib, Calabria aggiunge: «Ciò premesso, rinnoviamo la piena disponibilità a un incontro, che riteniamo urgente, sui temi delle biblioteche calabresi.
In particolare, invitiamo le istituzioni competenti Vibo Valentia, Regione, Provincia e tutti i Comuni soci del Sistema bibliotecario vibonese, nonché la Prefettura di Vibo – a sedersi intorno a un tavolo, anche col supporto dell’Associazione italiana biblioteche, per trovare una soluzione che salvi il Sbv come ente pubblico ma soprattutto come biblioteca di pubblica lettura».