Filiere corte e mercati locali: il Gal-Serre Calabresi prosegue l’opera di promozione dei prodotti tipici locali
I contributi stanziati dal gruppo di azione locale hanno concorso a dare vita in diverse località a degustazioni, sagre e show cooking, privilegiando l’agricoltura di prossimità e i prodotti a km zero
![Filiere corte e mercati locali: il Gal-Serre Calabresi prosegue l’opera di promozione dei prodotti tipici locali](https://www.ilvibonese.it/wp-content/uploads/2024/08/Torre-Ruggiero-01-768x432.jpg)
Il Gal-Serre Calabresi continua a promuovere le eccellenze del territorio, valorizzando le filiere corte, i mercati locali e le tradizioni enogastronomiche. Attraverso una serie di eventi, che vanno dalle degustazioni ai riti religiosi, il territorio delle Serre si rivela un vero e proprio scrigno di sapori e cultura. La valorizzazione di prodotti tipici e della tradizione gastronomica locale, previsto dalla misura 19.3 Sostegno allo sviluppo locale leader, con progetto di cooperazione interterritoriale Filiere corte e mercati locali, si arricchisce, per il Gal-Serre Calabresi, di nuove tappe: Torre Ruggiero, Palermiti, Satriano e Vallefiorita. I contributi stanziati dal gruppo di azione locale hanno concorso a dare vita a degustazioni, sagre e show cooking, privilegiando l’agricoltura di prossimità e i prodotti a km zero.
Torre Ruggiero tappa di fede e devozione per Santa Domenica
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Torre Ruggiero (Catanzaro), cuore pulsante del percorso della Lampada votiva di Santa Domenica, è stata la settima tappa del viaggio che ha visto la partecipazione di numerosi amministratori locali e fedeli, uniti in un unico abbraccio in onore della Santa. Ad accogliere la Lampada, anche l’arcivescovo metropolita della diocesi di Catanzaro-Squillace, Maniago, autorità regionali e provinciali. La serata è stata l’occasione per la degustazione di prodotti tipici, che hanno spaziato dalla nocciola Tonda calabrese, tipica del luogo, ai salumi e ai prodotti caseari, oltreché degustazione di miele. Uno spettacolo con artisti delle famose trasmissioni Colorado e Zelig, ha poi concluso la serata.
A Palermiti riecheggiano le tradizioni del passato
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La manifestazione “Pane e calatura”, a Palermiti, ha aperto le porte dei caratteristici “catoj”, i bassi delle case, stanze seminterrate utilizzate come cantine nelle quali, a volte, ci si radunava con gli amici a bere un bicchiere di vino o talvolta si teneva anche l’asino, mezzo di locomozione del passato. Una manifestazione, promossa dall’associazione Pietra Elisa che così ha rivitalizzato il centro storico cittadino. I catoj hanno accolto l’allestimento di ambienti tipici di un tempo. Così è avvenuto con il catojo del vino, nel quale una volta si vendemmiava, allestito con tutti gli attrezzi e gli utensili della realtà rurale. Stesso scenario anche per il catojo del pane, quello che accoglieva la scuola popolare, l’ambiente di lavoro di una sarta, eccetera.
Luoghi custodi di storie che saranno visitabili per tutto il mese di agosto e allestiti con la collaborazione dei cittadini che hanno fornito diversi oggetti esposti. Per la serata di apertura si è scelto il tema “Pane e calatura”, con un richiamo al cibo povero contadino. Per “calatura” si intendeva il companatico, qualcosa che accompagnasse il pane ad andar giù, come olive, formaggio, soppressata, capocollo, ‘nduja annaffiato da un bicchiere di vino. In degustazione anche il più frugale pane e origano e le leccornie fritte, quali zeppole e “muruniedhi”. La manifestazione si è avvalsa della presenza, tra gli altri, dell’antropologa Patrizia Giancotti e del cantastorie Valentino Santagati.
A Palermiti la Sagra del maialino nero e a Satriano le Rughe piccanti
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La villa comunale ha ospitato la Sagra del maialino nero, organizzata dalla Pro Loco, in una serata di musica e festa. Piatto principe, offerto in degustazione, pasta e ragù, realizzato con carni di maialino nero. Un animale, il cui allevamento, tipico della tradizione locale era andato perso e che da alcuni anni è stato ripreso da un agriturismo del posto. Gioacchino Doria, il presidente della Pro loco e consigliere regionale Unpli, ha evidenziato come si punti a far riconoscere l’appuntamento quale sagra di qualità. Nell’occasione è stato possibile assaggiare altri prodotti della tradizione, quali salumi e prodotti caseari.
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Negli antichi vicoli del borgo di Satriano poi, si è snodato il percorso enogastronomico della quarta edizione di “Rughe piccanti”. Diversi stand culinari hanno proposto salumi, formaggi, peperoni e patate, zeppole e fritti vari, accomunati da un filo conduttore: il piccante. Da qui il nome della manifestazione, con richiamo al piccantino prodotto da un’azienda della zona ionica. Una street band itinerante ha animato la manifestazione, mentre gli allestimenti luminosi, collegavano l’una e l’altra postazione per il indicare il percorso al visitatore, la cui attenzione è stata catturata anche da mostre artigianali ed artistiche. Nell’ottica della promozione agroalimentare locale, erano presenti anche gli stand di diversi produttori.
A Vallefiorita la Festa della montagna per valorizzare l’economia agricola
La Festa della montagna a Vallefiorita è stata l’occasione per valorizzare l’economia prettamente agricola e la tradizione gastronomica della zona. In degustazione pane ed olio, olive, sottoli, formaggi e salumi di produzione locale. Un’opportunità per passeggiare tra i percorsi dell’area attrezzata di località Schiavi, tra la frescura degli alberi secolari, di godere dell’area verde dedicata al tempo libero. La manifestazione, ricorre ormai da alcuni anni, per contribuire alla valorizzazione ambientale e paesaggistica della montagna e per farla apprezzare ai numerosi turisti presenti durante il periodo estivo. La festa, quest’anno, ha assunto inoltre anche un taglio più improntato alle radici, con un momento culturale di riflessione e dibattito sull’utilizzo del dialetto, un’iniziativa che ha riscosso anche l’interesse di molti giovani.
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