sabato,Novembre 23 2024

Acqua, sanità, scuola, teatro: le cose da fare in 100 giorni, la sfida di Città attiva al nuovo sindaco di Vibo

L’analisi di Daniela Primerano, referente dell'associazione: «Basta rassegnazione. Queste priorità le indicammo anche all'ex primo cittadino, ma non fummo ascoltati. Ora ci rivolgiamo a Romeo»

Acqua, sanità, scuola, teatro: le cose da fare in 100 giorni, la sfida di Città attiva al nuovo sindaco di Vibo
Il duomo di San Leoluca e il complesso del Valentianum nel centro storico di Vibo Valentia

Dai costi per il trasporto scolastico ai rifiuti a bordo strada. E poi ancora i temi della sanità, i parcheggi a pagamento, i ticket mensa. È un’analisi a tutto tondo quella fornita da Daniela Primerano, avvocato nonché rappresentante dell’Osservatorio civico Città attiva di Vibo Valentia. In particolare, gli occhi sono puntati sulla situazione della città e sul ruolo della politica nella risoluzione delle ataviche criticità: «L’era ‘Romeo’ è ufficialmente iniziata, e come ogni cambiamento, porta con sè ansie, timori ed anche tante aspettative. Chi ieri governava – evidenzia – oggi torna ad accorgersi di tutto ciò che non funziona e che andrebbe migliorato o risolto, e pretende con tono autoritario quelle risposte che egli stesso avrebbe dovuto dare fino a poco tempo fa. È il gioco delle parti a cui i cittadini sono ormai abituati ad assistere con un contrasto di emozioni: a volte con rassegnazione, a volte con rabbia, ma poche volte con vibranti proteste finalizzate a chiamare a responsabilità la classe politica di un territorio abbandonato a se stesso, abituato alle elemosine annunciate con toni roboanti, che rappresentano solo un’infinitesima parte delle tante risorse sottratte, che potrebbero determinare veramente lo sviluppo e la crescita della nostra economia».

«Cittadini rassegnati»

L’ospedale di Vibo Valentia

Dalle parole dell’esponente dell’Osservatorio civico traspare amarezza: «Si va avanti così accontentandosi di favori anziché pretendere diritti. Lo tocchiamo con mano ogni ultimo sabato del mese, quando in pochi ci ritroviamo davanti l’Ospedale Jazzolino a protestare, rivendicando una sanità degna di un Paese civile, sembra banale, ma solo chi vive qui può capire veramente il significato di quelle parole. Eppure – sottolinea Primerano – sembra che tutti si siano rassegnati ad un ineluttabile destino, come se nulla possa più cambiare, ma la storia è piena di epoche caratterizzate da grandi cambiamenti, grandi conquiste, e noi, volenti o nolenti, facciamo parte di quella storia, della quale dobbiamo tornare ad essere protagonisti e non semplici spettatori».

Leggi anche ⬇️

Le proposte alla neo amministrazione

Ma il piagnisteo non rientra nella cifra stilistica di un sodalizio che ormai da anni si batte per sensibilizzare e portare avanti battaglie sociali per il benessere dei più fragili. Da qui, Primerano si rivolge direttamente al sindaco Enzo Romeo, alla guida della macchina amministrative per «avanzare un elenco di proposte da vagliare e possibilmente da attuare nei primi 100 giorni di governo della città».

Dopo aver bollato come positiva la proposta di operare tagli alla politica, l’esponente dell’Osservatorio civico scandisce l’intenzione di riproporre «le richieste che avanzammo cinque anni fa alla precedente Amministrazione, che però allora non trovarono accoglimento, con la speranza che questa volta possano avere migliore fortuna e che si possano recuperare risorse da destinare per queste finalità».

Mondo scuola

Il primo argomento riguarda «il servizio di trasporto scolastico che in alcuni Comuni viene offerto gratuitamente o con costi notevolmente ridotti. Questo non avviene nel Comune di Vibo, dove ogni famiglia è costretta a sborsare circa 20 euro al mese a prescindere dal reddito. Una decisione assurda quella di portare il costo da circa 5 euro al mese, agli attuali 20, presa dal precedente Commissario ma non modificata negli anni successivi nonostante le richieste». Tutto questo aveva costretto tante famiglie «da un anno all’altro a rinunciare al servizio. Per cui ancora oggi vedere il pulmino fare il giro delle Vene con pochi bambini. Uno schiaffo all’intelligenza. Spero quindi – rimarca Primerano – che la nuova Amministrazione sia pronta a rivedere immediatamente le tariffe e che riesca a trovare una soluzione per offrire questo servizio gratuitamente alle famiglie».

C’è poi da affrontare la questione del ticket mensa: «Per diversi anni, il costo massimo del pasto era stato fissato a 2 euro e 50 centesimi. Poi, improvvisamente, il costo è lievitato fino a raggiungere i 4 euro. Per le famiglie con più figli, si tratta di cifre di non poco conto. In molti hanno scelto di prelevare i propri figli dalla scuola dell’infanzia a mezzogiorno, con tutte le inevitabili conseguenze che possiamo immaginare in termini di opportunità formative per i bambini, e con tutti i disagi che ne derivano per i genitori, mamme in primis. Altro che proclami per favorire la conciliazione vita familiare-lavoro».

In merito all’istituto scolastico di Vena Superiore, è stato sollecitato un incontro con l’amministrazione comunale «per affrontare fin da subito la grave problematica che ha tenuto banco durante la campagna elettorale e che attanaglia da decenni la Scuola priva di spazi adeguati per accogliere gli studenti». Infatti la «scuola secondaria di primo grado dagli anni Ottanta è ospitata nei locali della scuola primaria. Si tratta – spiega Primerano – di una situazione ben nota a tutti e che nessuno mai, delle precedenti Amministrazioni, ha avuto il coraggio di affrontare e soprattutto di risolvere».

Leggi anche ⬇️

Trasporto urbano e strisce blu

Tra gli argomenti, spicca il trasporto urbano: «Mi auguro – fa presente – che venga data immediatamente ampia diffusione a fermate ed orari, visto che da troppo tempo ormai si attende che quell’autobus che gira solitario per le vie della città possa effettivamente essere posto al servizio di tutti gratuitamente. E pazienza se in un primo momento mancheranno le belle pensiline o le palette degli orari, quando tutto verrà completato vuol dire che faremo una gran bella festa, ma intanto si usi la segnaletica orizzontale sulla carreggiata per individuare le fermate e si pubblichino gli orari, e si ponga fine a questo vergognoso spreco di denaro pubblico che si consuma sotto gli occhi di tutti». E ancora «ripropongo anche la richiesta di distribuire diversamente le strisce blu e bianche per i parcheggi, riservando alla sosta libera e quindi alle strisce bianche, tutte le aree più ampie di sosta e di parcheggio, riservando le strisce blu prevalentemente lungo le strade, ciò al fine di rendere più agevole la circolazione e garantire maggiore sicurezza lungo le principali strade della città. Il tutto, ovviamente, secondo un criterio razionale che contemperi le esigenze di bilancio dell’amministrazione, al diritto di parcheggio di ogni automobilista».

Leggi anche ⬇️

Dal teatro al porto, passando per la rete idrica

Sono tante le problematiche sulle quali intervenire: «Verrà anche il tempo di offrire ai vibonesi una stagione teatrale degna di una città capoluogo, di valorizzare il porto, di riprendere dal cassetto quel bel progetto della funivia di collegamento tra la città e la marina che cambierebbe il volto della mobilità, di dare nuova linfa e vigore ai comuni costieri ed a tutta la Costa degli Dei per offrire servizi efficienti ai tantissimi turisti che scelgono le nostre spiagge per trascorrere le vacanze, con servizi di navetta costiera e collegamenti marittimi. Arriverà anche il tempo – sostiene la referente dell’Osservatorio – di intervenire sulla rete idrica, di ripristinare i pozzi per offrire acqua potabile alla città, di realizzare le casette dell’acqua, di prevedere un regolare servizio di sfalciamento e di contestuale raccolta dei rifiuti lungo tutte le strade, anche quelle di collegamento, con uno sforzo sinergico da parte di tutti gli amministratori, dell’Anas e della Provincia, per offrire un bigliettino da visita diverso da quello a cui ci siamo abituati».

Le spese legate al mondo scuola, le ataviche problematiche riguardanti i rifiuti a bordo strada, la pulizia dei canali di scolo e il monitoraggio dei torrenti, le questioni rete idrica, teatro e rilancio del porto. L’analisi di Daniela Primerano, referente del sodalizio: «Tante risorse sottratte, eppure potrebbero portare crescita economica»

Per l’avvocato Primerano «sarà anche necessario monitorare i torrenti, gli scarichi, adeguando la portata del depuratore, per non dover assistere nuovamente ad un film che abbiamo già visto in tutte le stagioni estive, compresa quella attuale. E poi – rimarca – ci sono i tanti siti archeologici da rendere perfettamente fruibili, le strutture sportive, i parchi urbani, tutto ciò senza trascurare le iniziative per rivitalizzare la città, ed offrire opportunità lavorative, perché è dalla capacità di trattenere i nostri giovani che dipende il nostro futuro.

Ma per realizzare tutto questo, è necessario anche riuscire a fare squadra nella Conferenza dei sindaci per rivendicare con forza le risorse spettanti ai Comuni della Provincia, fortemente penalizzati in tutti i settori a seguito dell’applicazione del criterio della spesa storica, che consente di assegnare a Vibo Valentia soli 6 euro pro-capite per i servizi sociali, a fronte dei 246 di Bologna, i 185 di Roma, i 186 di Firenze, i 183 di Milano, e sarà anche necessario prendere subito una posizione ferma contro chi, con l’autonomia differenziata, ha già deciso di condannare il Sud a morte economica e sociale».

Infine il capitolo sanità, «una battaglia per la vita che ha visto tanti lavarsene le mani fino ad oggi, anziché agire in prima persona, anche in qualità di ‘primi cittadini’, a difesa della salute pubblica, per rivendicare il sacrosanto diritto alla salute ed alle cure. Tanta roba, me ne rendo conto, ma la vita – chiosa Primerano – è fatta di scelte e chi sceglie di amministrare deve dimostrare di essere all’altezza di questo compito».

Articoli correlati

top