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Il Museo delle reali ferriere borboniche di Mongiana: un viaggio nella storia industriale calabrese

Un'ex fabbrica di armi, voluta da Ferdinando IV per rendere autosufficiente il Regno di Napoli. Dopo più di un secolo di abbandono, il recupero da parte di studiosi e appassionati di archeologia industriale

Il Museo delle reali ferriere borboniche di Mongiana: un viaggio nella storia industriale calabrese

Incastonata tra le verdissime colline della Calabria, Mongiana, nasconde uno dei tesori meno conosciuti della sua storia: il Museo delle reali ferriere borboniche, comunemente noto come Mufar. Inaugurato il 23 ottobre 2013, questo museo rappresenta un’importante testimonianza dell’era industriale e del polo siderurgico che si sviluppò nella regione durante il regno borbonico, tra il XVIII e il XIX secolo. Le reali ferriere borboniche furono fondate nel 1783 per volere di Ferdinando IV di Borbone, con l’intento di modernizzare e rendere autosufficiente la produzione di armi e materiali ferrosi nel Regno di Napoli. Questo stabilimento costituì uno dei maggiori poli siderurgici dell’epoca, unendo innovazione e tradizione in un contesto naturale di straordinaria bellezza. Tuttavia, la prosperità di Mongiana non durò a lungo. Nel 1872, a causa della diminuzione delle commesse e delle difficoltà economiche, le attività siderurgiche cessarono definitivamente. Gli edifici industriali, inizialmente fulcro di innovazione, furono gradualmente abbandonati, trasformandosi in ruderi e, successivamente, in abitazioni e depositi con la vendita avvenuta alla fine del XIX secolo.

Il recupero e la rinascita del patrimonio industriale

Gli antichi edifici delle ferriere rimasero in uno stato di totale degrado per oltre un secolo, fino a quando, negli anni ’70, alcuni visionari iniziarono a riconoscere il loro valore storico e culturale. L’ex fabbrica d’armi di Mongiana, in particolare, attirò l’attenzione di studiosi e appassionati di archeologia industriale, dando inizio a un meticoloso processo di recupero. Il restauro architettonico, che ha avuto termine nel 2013, ha dato nuova vita a queste strutture, trasformandole in un museo che preserva e racconta una parte fondamentale della storia calabrese. Il Mufar è oggi un centro di narrazione che non solo espone macchinari, attrezzature e opere d’arte – risultato del lavoro degli artigiani locali – ma svolge anche un ruolo cruciale nella valorizzazione e nella promozione del patrimonio culturale industriale. Attraverso mostre temporanee, laboratori e attività didattiche, il museo coinvolge le nuove generazioni, trasmettendo loro l’importanza della memoria storica e della tradizione.

Un museo per il futuro

L’apertura del Museo delle reali ferriere borboniche non solo ha segnato un passo importante per la riscoperta della storia industriale di Mongiana, ma ha anche rappresentato un esempio di come il recupero di luoghi storici possa contribuire allo sviluppo turistico e culturale di un territorio. Il Mufar è oggi un punto di riferimento per gli studiosi, i turisti e gli appassionati di archeologia industriale, richiamando visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo.

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