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Serreinfestival, a San Nicola Da Crissa il dibattito sull’autonomia differenziata: «Una tragedia per la Calabria» – Video

La prima giornata della kermesse organizzata dall’associazione “Condivisioni” si è conclusa con un dialogo tra istituzioni, esperti di sanità, imprenditori e cittadini sulle conseguenze al Sud della riforma Calderoli

Serreinfestival, a San Nicola Da Crissa il dibattito sull’autonomia differenziata: «Una tragedia per la Calabria» – Video

Con un doppio appuntamento tra Serra San Bruno e San Nicola Da Crissa si è conclusa la prima giornata del Serreinfestival, la kermesse organizzata dall’associazione “Condivisioni” guidata da Bruno Censore e costruita con l’obiettivo di promuovere il turismo montano, valorizzare tradizioni millenarie e rigenerare l’attrattività di un territorio ancora poco conosciuto, quello delle Serre calabresi. Dopo l’incontro in mattinata nella sede del Parco delle Serre dove sono stati illustrati proprio gli obiettivi e gli appuntamenti del festival, la giornata si è conclusa con un dibattito sull’autonomia differenziata a San Nicola Da Crissa.   

«Ad oggi non si vedono ancora i danni che questa cosa creerà ma la gente lo percepirà da qui a breve – ha commentato il primo cittadino di San Nicola Da Crissa Giuseppe Condello -. Diventa fondamentale allora cercare di educare la popolazione verso questo tipo di problematica. È importante portare la gente a firmare per il referendum per evitare quella rappresenta una tragedia per il Meridione e per la Calabria».

Protagonisti del dibattito volto a sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica sono stati rappresentanti di istituzioni, imprenditori ed esperti in materia di sanità. «Credo che gli imprenditori, così come altre attività culturali, sociali e economiche del territorio debbano avere una parità di diritti e doveri in tutta Italia. L’Italia è una, la gente è morta per l’unità di questa nazione e noi con questa riforma corriamo il rischio di vederla nuovamente divisa», questo il punto di vista di Pasquale Fera, imprenditore. È della stessa opinione il collega imprenditore Michele D’Angelo: «Sarà una nazione a due velocità, con il Nord più ricco e un Sud che continua ad impoverirsi. Iniziative come queste servono a svegliare le coscienze. È importante arrivare con il referendum non con 500mila firme bensì con qualche milione, così da dare un forte messaggio alla politica».

Tra gli interventi anche quello del cardiologo Soccorso Capomolla: «L’applicazione dell’autonomia differenziata, oltre a creare una differenziazione tra Nord e Sud in termini di servizi con servizi più efficienti e performanti al Nord, creerà anche un’altra grossa criticità perché avere più risorse al Nord permetterà di avere una maggiore offerta economica ai professionisti. E questo comporta che i professionisti del Sud migreranno al Nord e svuoteranno il territorio anche di quelle che sono le competenze professionali

In chiusura il presidente di “Condivisioni” Bruno Censore ha elogiato il network LaC e in particolare il suo editore Domenico Maduli per aver preso pubblicamente una posizione netta contro l’autonomia differenziata. «I network che fanno informazione rivestono un ruolo fondamentale nella società – ha spiegato Censore – perché in grado di sensibilizzare e dare gli strumenti al cittadino per fare autonomamente le proprie scelte».

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