Che facciamo a Ferragosto? Nel Vibonese c’è solo l’imbarazzo della scelta: non solo mare, qui c’è tutta la Calabria più bella

Pizzo tra storia e fede

Il quadro della Madonna di Piedigrotta, foto dalla pagina fb Chiesetta di Piedigrotta

Non solo tartufi e straordinari affacci sul mare. Pizzo è molto altro. Tra i luoghi più visitati troviamo la chiesetta della Madonna di Piedigrotta (a Ferragosto aperture previste 9.00/13.00 e 15.00/19.00). Il culto sarebbe nato come segno di ringraziamento dopo un terribile naufragio provocato da una violenta tempesta. I marinai, temendo per la loro vita, pregarono ardentemente il quadro della Vergine custodito della cabina del capitano.

 Per l’imbarcazione non ci fu scampo ma l’equipaggio si salvò.  A riva venne trasportato anche il quadro della Madonna e la campana di bordo datata 1632.  I marinai mantennero la promessa: scavarono una grotta e li vi collocarono l’effige miracolosa.  Tra ‘800 e ‘900, la cappella venne ingrandita grazie al lavoro dell’artista locale Angelo Barone e del figlio Alfonso.  Negli anni sessanta, a seguito di un atto vandalico che danneggiò pesantemente la chiesetta, un nipote degli scultori originari si prodigò per riportare il sito all’antico splendore. Aperto ai visitatori anche il Castello Murat di Pizzo (orario 9.00/13.00 e 15.00/24.00), maniero della seconda metà del XV secolo. All’ interno della suggestiva struttura una ricostruzione storica riproduce gli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat, rappresentando i diversi momenti della detenzione del Re e dei suoi uomini.

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