mercoledì,Settembre 18 2024

Derrate insufficienti e nessuna struttura idonea, le associazioni vibonesi affiliate al Banco alimentare: «Servizi a rischio»

Da settembre per poter ritirare i prodotti di prima necessità, i sodalizi dovranno recarsi a Catanzaro o Montalto. Costituitisi in un gruppo chiamato “L’unione fa la forza” sollecitano l’interesse delle istituzioni: «Anche la nostra provincia merita un dignitoso ed efficiente Centro di distribuzione»

Derrate insufficienti e nessuna struttura idonea, le associazioni vibonesi affiliate al Banco alimentare: «Servizi a rischio»

Un aiuto alle famiglie in difficoltà. Una mano tesa verso i più fragili. Il lavoro delle associazioni di volontariato affiliate al Banco alimentare Calabria della provincia di Vibo Valentia garantisce questo e molto altro. Sono centinaia, infatti, i nuclei che mensilmente bussano alle porte dei sodalizi per un pacco di spesa. Ora però, l’attività delle associazioni è a rischio. Lo comunicano ben 14 sodalizi attivi nel comprensorio vibonese che, con una lettera aperta, s’appellano alle istituzioni chiedendo un significativo cambio di passo per consentire che la loro attività prosegua anche in futuro. In particolare spiegano: «Da circa un anno le 21 associazioni di volontariato della provincia di Vibo Valentia, che operano all’interno del Centro distribuzione provinciale del banco alimentare Calabria, vivono una triste quanto desolante realtà che poggia su due questioni assai rilevanti. La prima riguarda la carenza di prodotti alimentari che non consentono alle medesime di ottemperare compiutamente alle esigenze delle numerose famiglie assistite. La seconda concerne la mancanza di una struttura idonea, nella provincia di Vibo Valentia da consentire al Centro di distribuzione provinciale del banco alimentare, di essere all’altezza delle altre province calabresi».

Servizi a rischio

I sodalizi entrano nel dettaglio: «Da settembre è quasi certo (salvo intervento delle istituzioni) che le associazioni di volontariato affiliate al Banco alimentare Calabria dovranno recarsi o nel centro di distribuzione provinciale di Catanzaro o in quello di Montalto Uffugo per poter ritirare i prodotti di prima necessità da distribuire alle famiglie disagiate». Vani, finora, gli appelli di sensibilizzazione lanciati dai rappresentanti degli organi direttivi del Centro distribuzione provinciale di Vibo Valentia presso le istituzioni. Uno stallo che ha portato i sodalizi a riunirsi nelle sale del Centro servizi volontariato di Vibo «per discutere della delicatissima situazione sociale che qualora non fronteggiata in tempo, potrebbe degenerare con gravissime conseguenze di forte disagio sull’intera provincia vibonese».

Lo scenario prospettato è tutt’altro che roseo: «Le associazioni di volontariato da sempre vicine alle esigenze delle famiglie indigenti da settembre per motivi logistici, (qualora non si dovesse trovare una soluzione al problema del luogo di distribuzione) saranno costretti ad interrompere il servizio di assistenza», evidenziano.

L’unione fa la forza

Un’ingiustizia che sperano di combattere e superare a tutela delle fasce più deboli. Da qui l’esigenza di costituire un gruppo denominato “L’unione fa la forza” allo scopo di rappresentare alle varie istituzioni le esigenze sociali «dei propri assistiti rivendicando al pari delle associazioni operanti nelle altre province della Calabria un luogo idoneo per garantire anche alla provincia di Vibo Valentia un dignitoso ed efficiente Centro di distribuzione dei prodotti del banco alimentare».

L’impegno, assicurano, è massimo: «Forti di questa decisa volontà di non tacere o rifuggire alle proprie responsabilità, nonché preoccupati dall’ evolversi della situazione le associazioni di volontariato del gruppo “L’unione fa la forza”, si sono ridati nuovamente appuntamento per valutare unitamente ai dirigenti del Banco alimentare provinciale e regionale il da farsi, al fine di appellarsi pubblicamente e ufficialmente alle Istituzioni competenti affinché si attivino concretamente nella risoluzione del problema».

 Le prime associazioni di volontariato ad aderire al Gruppo sono 14:

  • Aps San Pio X Pizzo
  • Associazione San Nicola Briatico
  • Ada Pizzo
  • Odv Don Macino Pizzo
  • Istituto per la famiglia Ionadi
  • San Vincenzo Vibo Valentia
  • Alco Vibo Marina
  • Protezione civile San Gregorio d’Ippona
  • Movimento Cristiani Lavoratori Ionadi
  • Istituto Maria Immacolata Vibo Valentia
  • Parrocchia San Martino di Soriano
  • Parrocchia S. Maria de Latinis e S. Sebastiano di Gerocarne.
  • Associazione Nuova Fatima Ionadi
  • Associazione Francesco Pugliesi di Favelloni

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