lunedì,Settembre 9 2024

Tropea virale sui social, è tra i borghi più amati e condivisi dagli italiani: la classifica

Amalfi, Positano e Peccioli sul podio per menzioni e interazioni, seguono Bellagio e Maratea. Lo studio condotto da SocialData e dall'associazione Civita

Tropea virale sui social, è tra i borghi più amati e condivisi dagli italiani: la classifica
La cittadina affacciata sul Tirreno

Gli italiani amano i borghi e lo raccontano sui social con un sentiment largamente positivo (72%). Per quanto riguarda i borghi più citati, Amalfi (Campania) guida la classifica con 20 mila menzioni e 700mila interazioni, seguita da Positano (Campania) con 18mila menzioni e 650.000 interazioni. Peccioli (Toscana), Bellagio (Lombardia), Tropea (Calabria), Maratea (Basilicata), Ronciglione (Lazio) e Soave (Veneto) completano la lista dei borghi più citati, tutti con un significativo numero di menzioni e alti livelli di interazione. Sono questi i risultati della ricerca realizzata da SocialData, azienda specializzata in analisi, previsioni e predizioni anche attraverso intelligenza artificiale e sistemi di machine learning, in collaborazione con l’associazione Civita, realtà si occupa di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale con una particolare attenzione proprio ai borghi.

Complessivamente, l’analisi ha rilevato oltre 58.700 menzioni e un totale di 10,3 milioni di interazioni, mostrando un quadro chiaro e articolato dell’interesse online verso i borghi italiani. I borghi italiani rappresentano una parte fondamentale del patrimonio culturale e turistico dell’Italia. Negli ultimi anni, la loro presenza online è diventata sempre più significativa, riflettendo l’interesse crescente del pubblico e dei turisti verso queste affascinanti località. Lo conferma e sottolinea la ricerca, condotta tra il 18 luglio 2023 e il 18 luglio 2024, che ha analizzato le menzioni, le interazioni e il sentiment relativo al tema dei borghi italiani sui social media e altre piattaforme online, tra queste più di 350mila community Facebook, più di 151.000 blog e testate giornalistiche, più di 8500 canali youtube e più di 21.000 profili business instagram. Il sentiment generale rilevato, sia sul tema generico dei borghi che sui singoli luoghi, è stato prevalentemente positivo (72%), con un numero molto limitato di percezioni negative. Questo dato indica un’alta approvazione e un forte interesse del pubblico verso questi luoghi, sottolineando il loro ruolo cruciale come destinazioni turistiche e culturali.

Dalla ricerca è emerso, inoltre, il ruolo fondamentale giocato dalle piattaforme social. Instagram, in particolare, si conferma come la piattaforma principale per il coinvolgimento, rappresentando una percentuale significativa delle menzioni per tutti i borghi analizzati. Questo suggerisce che le immagini e i contenuti visivi abbiano un impatto enorme sull’interesse del pubblico. La capacità di un borgo di presentarsi attraverso foto accattivanti e contenuti visivi di alta qualità sembra essere, infatti, un fattore determinante nel generare interazioni. Seguono Facebook e X-Twitter, con una presenza rilevante anche sui blog e altre fonti. La ricerca evidenzia chiaramente come i borghi italiani stiano capitalizzando sulla loro presenza online, per attirare turisti e mantenere vivo l’interesse del pubblico.

«Il nostro – spiega Simonetta Giordani, segretaria generale dell’associazione Civita – è un Paese speciale ricco di storia, cultura, arte e natura. Visitatori da tutto il mondo vengono costantemente a visitare non solo le grandi città ma anche i numerosi borghi presenti in tutte le regioni italiane. I borghi rappresentano una ricchezza, un valore aggiunto per il nostro turismo. Questo patrimonio va tutelato e, grazie alla tecnologia ed ai social network, abbiamo l’opportunità di far conoscere queste bellezze in tutto il mondo. Studi e ricerche come la nostra fanno da volano per l’intero settore turistico, tra i principali driver per la crescita economica, sociale e culturale dell’Italia». Secondo Gianluca De Marchi, partner di SocialData, «questa ricerca dimostra come le discussioni sui social siano trasversali. Non è detto che si parli solo di argomenti frivoli. E infatti arte, turismo sostenibile e cultura riescono a catturare l’attenzione degli utenti».

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