Dalla “rossa” di Tropea al pecorino del Poro, viaggio tra i prodotti simbolo del territorio vibonese

Il pecorino del Monte Poro

Il pecorino del Monte Poro

C’è poi il pecorino del Monte Poro dop, formaggio prodotto con latte di pecora e caglio. Può essere gustato fresco, semi-stagionato oppure stagionato e viene prodotto in diverse zone della provincia tra cui Joppolo, Spilinga, Zungri, Rombiolo, Nicotera, Limbadi, Pizzo, Stefanaconi, Tropea, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, San Calogero, Parghelia, Filandari, Drapia, Briatico, Ricadi, Francica, Maierato.

In base al grado di stagionatura, l’impiego in cucina varia. Il pecorino del Monte Poro è frutto della millenaria tradizione casearia locale. L’area, con il clima mite e i terreni fertili, ha contribuito allo sviluppo della pastorizia. A fare la differenza, infatti, è il latte utilizzato proveniente dalle razze comisana, sarda e in alcuni casi di “malvizza” allevate allo strado brado.

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