Nel cuore delle Serre alla scoperta del castello della baronessa Scoppa tra boschi, lupi e leggende popolari
I resti del maniero cinquecentesco posto nelle vicinanze del lago Lacina è uno dei gioielli del Parco regionale delle Serre. Con LaC storie, trasmissione a cura del videoreporter Caracciolo, abbiamo ripercorso uno dei sentieri più suggestivi della Calabria
Storia, mistero, leggende. Un luogo che conserva un fascino antico e richiama l’attenzione di escursionisti da ogni angolo della Calabria e non solo. È il castello della baronessa Scoppa, custodito nel Parco naturale regionale delle Serre. Il maniero cinquecentesco, ospitato su uno dei rilievi montuosi che abbraccia il lago di Lacina, è una meta imperdibile per gli amanti del trekking. Una camminata nei boschi che abbiamo raccontato grazie a LaC storie, programma d’approfondimento a cura del videoreporter Saverio Caracciolo (clicca qui per rivedere la puntata).
Un viaggio compiuto sotto la guida di Luigi Barbara, giovane di Simbario appassionato di natura e innamorato della sua terra. Dopo aver lavorato per diversi anni al Nord, infatti, decide di tornare alle origini. Lascia l’impiego nel settore immobiliare e fa rotta verso Sud, direzione Vibonese. Un cambio di vita radicale: «Mi sono stancato di essere un numero. Mi sono reso conto che l’esistenza non può ruotare solo attorno ai soldi. Simbario è un paese di circa mille anime. Tante case sono vuote ma in estate tornano a vivere grazie al rientro degli emigrati». Nel piccolo centro vibonese ha potuto coltivare le proprie passioni. Tra queste, la montagna e i suoi straordinari tesori.
Il castello della baronessa Scoppa
Cosi ha inizio il percorso alla scoperta delle Serre. Tra faggeti e abeti bianchi, il visitatore ha la possibilità di ammirare la bellezza selvaggia dei boschi popolati da lupi, cervi e centinaia di specie animali. Il sentiero, conosciuto con il nome de “Fantasma della baronessa Scoppa”, conduce quindi al maniero ricadente nel comprensorio di Cardinale (il lago Lacina divide i comprensori vibonesi da quelli catanzaresi). Al piano terra, il castello ospitava l’area dedicata alla servitù e al ricovero degli animali, ai piani superiori si trovavano le stanze della nobildonna. Maria Enrichetta Scoppa, baronessa di Badolato, in base alle leggende, amava ricevere presso la propria “residenza estiva” i suoi amanti per poi farli misteriosamente sparire. Un modo, riferiscono i racconti popolari, per evitare che la sua reputazione di donna pia e devota venisse infangata. Dopo la morte nel 1912, il palazzo di famiglia di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio fu donato alla congregazione di suore e oggi è un convento dell’ordine delle Riparatrici del Sacro Cuore. Sempre in base alle leggende, nei pressi del maniero era presente una chiesetta sorta su un tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, venerata a Capo Colonna.
Un luogo ricco di storia
Il sentiero, su impulso del Parco delle Serre, è fruibile ma, come sottolineato dal commissario straordinario dell’ente Alfonsino Grillo, è consigliato lasciarsi accompagnare dalle guide esperte del Parco vista la presenza di una fitta boscaglia e del vicino bacino artificiale: «Ancora oggi, nelle notti d’inverno, si dice che il fantasma della baronessa appaia nei pressi del castello. Crederci è da ingenui ma essere in compagnia – fa presente il commissario – è opportuno».
La ricchezza delle località e le sue caratteristiche sono state risaltate dal referente del Parco: «Basti pensare che il professore universitario Spampinato ha individuato l’area come un residuo dell’era glaciale. Mentre il ghiaccio occupava buona parte della superficie della terra, questo luogo, in base agli studi scientifici, ha permesso di conservare la vita». In programma anche interventi per rendere il lago maggiormente accessibile e garantire agli escursionisti attività e aree ristoro.
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