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Un anno fa la morte del cantautore Otello Profazio, il ricordo dello Sporting Club di Mileto: «Ha lasciato un grande vuoto»

Il “re” della musica popolare calabrese era di casa nella cittadina normanna. L’amico-presidente Bulzomì: «La sua arte e la sua umanità lo hanno reso immortale»

Un anno fa la morte del cantautore Otello Profazio, il ricordo dello Sporting Club di Mileto: «Ha lasciato un grande vuoto»

È passato giusto un anno dalla morte dal “re” della musica popolare calabrese Otello Profazio. Lo storico cantautore si è spento il 24 luglio del 2023 nell’ospedale di Reggio Calabria, all’età di 88 anni. Nel nosocomio della città dello stretto era giunto due giorni prima in gravi condizioni, a causa dei problemi cardiaci che lo attanagliavano da tempo. Cantante folk e cantastorie tra i più noti, nonché autore di molti brani di successo, pur nativo di Rende viveva a Pellaro, in provincia di Reggio. In occasione del primo anniversario della sua morte, un ricordo particolare viene a lui riservato dallo Sporting Club di Mileto, a cui il cantautore era molto vicino. Tante le sue presenze nella cittadina normanna. L’ultima poche settimane prima di morire, il 10 giugno dello scorso anno, in occasione della gimkana ciclistica che aveva coinvolto il mondo delle scuole. Una partecipazione costante alle iniziative sportive e sociali promosse nei vari decenni dall’associazione a Mileto e in altre parti della Calabria, la sua, frutto della profonda e fraterna amicizia che lo legava al fondatore dello Sporting, nonché ex presidente regionale della Federazione ciclistica italiana, Mimmo Bulzomì.

«Sembra ieri – afferma nell’occasione il patron di prestigiose corse internazionali di ciclismo, rivolto al noto cantautore – e invece è trascorso già un anno dalla tua morte. Sei andato via in punta di piedi lasciando un grande vuoto nella tua famiglia, in tutti noi e in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerti e di starti vicino. Di te ci rimane la luce che riuscivi a propagare ogni volta che venivi a Mileto, in pubblico o in privato, il timbro della tua voce, la tua umanità, la tua maestria, la tua musica e i tuoi aneddoti, caratteristiche che ti rendono e ti hanno reso immortale. Il ricordo, la presenza e l’affetto sincero che nutrivi per questa comunità, rimarranno sempre nei nostri cuori».     

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