martedì,Novembre 26 2024

Le Serre vibonesi (e non solo) in moto: avventura on the road tra scrigni di storia e gioielli della natura

Percorrere l’entroterra montano cuore del Parco regionale rappresenta una scoperta a ogni curva: luoghi celebre, borghi antichi e semisconosciuti, cascate, laghi e boschi centenari

Le Serre vibonesi (e non solo) in moto: avventura on the road tra scrigni di storia e gioielli della natura

Ferdinandea, Stilo, Bivongi: trionfo d’arte, storia e natura

La gioia di guidare in territori magici fa perdere il conto del tempo. Ci si sente sempre più vivi e desiderosi di scoprire nuovi scenari. A un’ora di strada percorrendo un tracciato di circa 40 chilometri immerso nel verde, si giunge nella suggestiva Vallata dello Stilaro, solcata dalla fiumara Stilaro da cui prende il nome, nella provincia ionica di Reggio Calabria. Siamo tra i borghi antichi di Bivongi e Stilo. I due comuni distano tra loro soltanto 5 chilometri. L’area denominata Ferdinandea, circa 3600 ettari, tra gli 800 e i 1400 metri di altitudine, è interamente coperta da boschi di alto fusto, come il faggio e l’abete.

Qui sorgeva la “Reale Fonderia Ferdinandea”, del diciottesimo secolo. Il nome deriva da Ferdinando II di Borbone, che  adibì il territorio a zona di caccia, costruendosi una piccola villa, e in seguito trasformando la zona in centro siderurgico, dove vennero costruiti la ferriera, la caserma, gli edifici residenziali e amministrativi, le scuderie e le stalle. Attualmente è un luogo facente parte dell’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria. Della fonderia sono rimasti solo due edifici, e la residenza amministrativa, con un’edicola in ghisa e un busto in granito di Ferdinando II.

On the road si spunta a Bivongi, borgo tranquillo, che detiene il record di longevità degli abitanti, e dove si trova la cascata del Marmarico. Con i suoi 114 metri, è la cascata più alta della Calabria. È possibile arrivare a piedi inoltrandosi tra i maestosi abeti bianchi che la circondano. Una visita è d’obbligo al monastero Greco Ortodosso costruito nel X secolo. E se si passa da qui in estate, consigliamo di farlo il 13 agosto, in occasione della sagra dell’ottimo vino locale doc, ed anche per assaggiare i prodotti tipici offerti.

Nello spazio di qualche curva si arriva a Stilo, tra i borghi più belli d’Italia. Patria di Tommaso Campanella, nato qui il 5 settembre del 1568, è una tappa imperdibile. Le cose da vedere sono svariate e attraggono moltissimi turisti ogni anno. Il centro storico è un gioiello, costituito da piccole viuzze, casette, palazzi nobiliari, chiese, il tutto racchiuso nelle mura di cinta con le torri e le porte urbiche. Il monumento di spicco è senz’altro la Cattolica. Un piccolo edificio religioso alle pendici del monte Consolino. In stile bizantino fu costruita per volere di monaci orientali, tra i secoli X e XI. Il termine “Cattolica” stava a indicarne la categoria delle “chiese privilegiate” di primo grado.

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